Inter: un primo bilancio di stagione

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Mancano ancora 4 partite alla fine di questo campionato, semifinale e mi auguro finale di Coppa Italia. E’ quasi arrivato il momento di tirare le somme di quest’annata. Ci sono sostanzialmente due tanti modi di considerare questa stagione, positiva o negativa.

POSITIVA: siamo partiti da campioni d’Italia, campioni d’Europa e vincitori anche della Coppa Italia, le aspettative erano ancora molte e tanta era anche la voglia della società, dello staff tecnico, dei giocatori e dei tifosi di vincere e magari ripetere i successi appena ottenuti. Il cambio di allenatore e il poco feeling creatosi tra il suo staff e l’Inter in generale. Una campagna acquisti che ha impoverito la rosa, ( la cessione di un giocatore come Balotelli, capace di ricoprire ogni ruolo dell’attacco e di essere decisivo in alcune partite), nessun acquisto di rilievo che potesse per lo meno essere da stimolo per qualche giocatore che fisiologicamente non è riuscito a ripetere il grande campionato scorso.

La difficoltà di sostituire un allenatore come Mourinho, capace di fare rendere ogni giocatore, titolare o rincalzo, oltre il 100% e dal grande carisma. Il senso di appagamento che naturalmente prende un po’ tutto l’ambiente, dalla società ai collaboratori vari e quindi anche i giocatori dopo tutti quei trofei. Il credere che comunque siamo più forti e le partite prima o poi qualcuno le risolve, come lo scorso anno capitava spesso a Milito oppure a Sneijder.

Nonostante tutte queste difficoltà ritengo questa annata positiva perchè comunque due trofei, in attesa del responso finale della Coppa Italia, sono stati conquistati. Vorrei evidenziare soprattutto la vittoria al mondiale per Club, conquistata in modo netto e meritato. Purtroppo l’Inter non riesce a mettere in evidenza i propri trionfi, ad organizzare feste con i propri tifosi per festeggiare quello che si vince, quello che altre squadre vincono in più anni e non in una sola stagione come è riuscita a fare la scorsa stagione.

NEGATIVA: stagione negativa per tutti quelli che pensavano di poter ripetere la scorsa stagione, ricca di trionfi. Ma se vincere è molto difficile, rivincere lo è ancora di più, soprattutto per tutte le motivazioni che ho evidenziate sopra. Si può pensare ad una stagione negativa perchè la società aveva di fronte anche la possibilità di operare una politica di rinnovamento e svecchiamento, senza per questo rendere meno competitiva la rosa.

La scelta dell’allenatore, si sapeva un mese prima che Mou se ne sarebbe andato, non è stata molto felice, era la quarta scelta, se non si è riusciti a trovare un accordo con gli allenatori desiderati, perchè tutti impegnati con altre società o nazionali, magari si poteva puntare su un giovane italiano, sostenerlo con tutto il resto della società, dal Presidente all’ultimo dei magazzinieri, con una responsabilizzazione di alcuni giocatori con più carisma e amore per questa maglia. Perchè altre società possono puntare su allenatori nostrani magari con poca esperienze di grandi club, che non hanno mai vinto nulla mentre per l’Inter serve sempre un mister con un grande carisma e vincente?

Mantenere la stessa rosa, senza Balotelli sostituito da Coutinho e Biabiany, con giocatori molto avanti con gli anni e quindi più soggetti ad infortuni in quanto più logori e con capacità di recupero inferiore a colleghi molto più giovani, è stato forse un errore, con il senno di poi naturalmente. La rosa è composta da circa 25 giocatori, se non si considerano i giovani primavera aggregati di volta in volta alla prima squadra. Forse almeno 4  Orlandoni, Materazzi, Cordoba, Suazo, non me ne vogliano è solo una analisi anagrafica) potevano essere sostituiti da altri giocatori under 23/24, che potevano essere pronti per qualche spezzone di partita, portare un contributo di entusiasmo, vigore atletico sia in gare ufficiali sia negli allenamenti.

Chi deve conquistarsi il posto in squadra moltiplica le proprie motivazioni rispetto a chi sa già in anticipo che giocherà solo se altri compagni sono infortunati, le loro motivazioni spingono anche i compagni che il posto lo hanno di diritto a dare sempre il massimo…

Quindi stagione negativa, vedendola in questa ottica, perchè oltre a non avere vinto il campionato, per altro mediocre, non si è riusciti ad arrivare in semifinale in Champions League, nonostante un avversario molto abbordabile, questo passaggio di ringiovanimento si dovrà affrontare adesso avendo perso un anno.

Dopo tutto questo, un grande GRAZIE a questa società, a tutti gli staff tecnici, anche al sig. Benitez, e a tutti i giocatori per tutte le emozioni e tutto quello che sono riusciti a vincere in questi anni.

[Alessandro Scanziani – Fonte: www.fcinternews.it]