Inter: verso una nuova ricostruzione?

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logo-interIl rinnovo non è così importante o almeno non è il primo problema da affrontare per un’Inter che va per l’ennesima volta ricostruita, quasi dalla testa ai piedi. Lo dimostra quello che ha fatto Walter Mazzarri a Napoli nella sua ultima stagione, come dice anche lui, con un secondo posto e una coppa Italia, così come quanto è successo nelle ultime ore proprio in casa bianconera con Antonio Conte, che rimarrà alla Juve almeno per ora senza rinnovo, anche se a qualcuno può non piacere guardare verso Torino. Sarebbe importante cominciare la Stagione della Rinascita con un allenatore non a scadenza ma non è un assioma così assoluto. Andrea Stramaccioni così come molto probabilmente anche Clarence Seedorf, solo per fare degli esempi più o meno recenti, non sono riusciti a salvare la loro panchina, nonostante un forte e robusto triennale che si pensava fosse garanzia di fiducia e programmazione e li preservasse da ammutinamenti degli equipaggi.

La cosa più importante adesso è andare avanti con un progetto condiviso a 360 gradi, fiducia reciproca e voglia di continuare insieme per il bene dell’Inter, con obiettivi comuni. Tutti sulla stessa barca, che viaggia in mare aperto con la medesima lunghezza d’onda e non solo per paura di contratti troppo onerosi che peserebbero come macigni sul bilancio o per mancanza di vere alternative. Serve fiducia reciproca. Per questo il mercato dovrà essere la conferma di questa unione di intenti che auspicano i tifosi nerazzurri, tra Erick Thohir, la dirigenza e Walter Mazzarri, per non ripetere errori molto dolorosi in passato che non hanno fatto altro che far perdere tanto tempo ed entusiasmo al popolo nerazzurro.

Gli ultimi avvenimenti, l’addio al calcio del vice-presidente Zanetti, che la vecchia proprietà avrebbe voluto presidente, il siluramento di Cambiasso e degli altri eroi del Triplete con un grazie e arrivederci, hanno anche acceso una contrapposizione abbastanza preoccupante tra gli indonesiani e Massimo Moratti, che è comunque sempre Presidente Onorario e secondo azionista dell’Inter con un importante 30%. Anche qui sarebbe meglio confrontarsi e ritrovare armonia e serenità per non creare contrapposizioni interne poco utili che potrebbero rallentare la rinascita nerazzurra.

Adesso il mercato. Le esigenze sono sotto gli occhi di tutti, un esterno, due centrocampisti centrali e due attaccanti. Autofinanziamento per quanto sarà possibile, ma un grande colpo sarebbe molto importante per dare un segnale forte non solo ai tifosi ma anche agli avversari. Dopo Vidic ci si aspettavano altri annunci ma le trattative nerazzurre si sono purtroppo arenate. Adesso bisogna cambiare marcia e cercare di dare a Piero Ausilio tutta la forza necessaria per chiudere prima dell’inizio dei Mondiali almeno tre operazioni di una certa rilevanza, per essere già pronti per il ritiro di Pinzolo a cominciare la fase 2 dell’operazione di ricostruzione, con un programma comune e condiviso da tutti che possa permettere di tornare a vincere qualcosa. I rinnovi non sono così importanti se c’è fiducia reciproca.

[Marco Barzaghi – Fonte: www.fcinternews.it]