IX° “Crossmedialità nella Sports Industry”: workshop a Roma

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L’Università di Roma Tor Vergata in prima linea nello studio e sviluppo delle tematiche sull’intelligenza artificiale

ROMA – Nella Sala del Consiglio dell’Università di Roma Tor Vergata si è svolto il workshop “AI applicata al calcio: sviluppi e scenari della nuova rivoluzione digitale”, organizzato dal corso “Crossmedialità nella Sport Industry” – giunto quest’anno alla IX Edizione – in collaborazione con il Master in Marketing e Management dello Sport, diretto dalla Prof.ssa Simonetta Pattuglia e presieduto dal Prof. Sergio Cherubini e il Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media. Una nuova occasione di confronto, per approfondire l’uso dell’AI nei contesti sportivi alla presenza dei professionisti del settore come Marcel Vulpis – Direttore Responsabile Agenzia Stampa Sporteconomy.it; Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI, Geo Ceccarelli, Chief Information Officer Marimo, Francesca Buttara, Consulente strategica in Relazioni Istituzionali e Comunicazione e Roberto Ciccioli, Consulente strategico.

L’intelligenza artificiale potrebbe aiutare l’ambito sportivo nella sua evoluzione, migliorandone gli aspetti tattici e anche il lato economico, infatti si stima un aumento di valore entro il 2030 che potrebbe superare i 18.5 miliardi di euro (Sportsvalue), ma l’Italia deve impegnarsi a non subire questa rivoluzione ma ad esserne parte integrante.

Come afferma la Prof.ssa Simonetta Pattuglia, direttrice dei Master: “L’AI e le sue applicazioni stanno di fatto configurando il futuro, nostro, delle nostre imprese, della società nel suo complesso. Se ne parla spesso però troppo genericamente. Sotto il profilo della vita delle organizzazioni, le funzioni di marketing sono quelle inizialmente più impattate dalla nuova tecnologia con un’enfasi su personalizzazione, efficienza e coinvolgimento immersivo delle persone. Le organizzazioni che l’adottano vedono grandi ritorni sull’efficienza, gettando le basi per un’evoluzione continua, come recentemente affermato nei Fortune Business Insights. Lo sport – continua la prof.ssa Pattuglia – è uno dei settori industriali che da sempre anticipa trend e tecnologie disruptive. Anche stavolta prende al volo il cambiamento e lo implementa, soprattutto nel calcio. La sfida sarà di bilanciare le innovazioni dell’AI con la gestione responsabile dei rischi connessi alla privacy e alla sicurezza dei dati”.

Big data, Pattern Recognition, Machine Learning e Video Analysis sono alcune delle principali tecnologie utilizzate nel mondo dello sport.

Gli algoritmi intelligenti basati sull’IA sono in grado di simulare un gran numero di eventi. Questa caratteristica consente agli analisti di tradurre le intuizioni derivate dalle simulazioni, ad esempio selezionando i giocatori giusti per la partita.

“I miglioramenti tecnologici hanno avuto, in questi ultimi anni, un grande impatto sulla gestione e sviluppo dello sports-entertainment. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta, senza dubbio, una nuova era di cambiamento. Oltre al suo impatto sul campo, ci sono enormi opportunità per le strategie di marketing sportivo. L’AI infatti può potenziare il valore dei marchi dei club/delle leghe o in generale dei diversi player, aumentare i profitti per gli sponsor, apportare efficienza alla pubblicità durante le trasmissioni e migliorare il coinvolgimento dei fan” – ha dichiarato Marcel Vulpis, Direttore Responsabile, Agenzia Stampa Sporteconomy.it, docente del corso Crossmedialità intervenuto durante il seminario.

Secondo il rapporto del World Football Summit del 2019, l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata giocheranno un ruolo fondamentale nella crescita del settore. L’Electronic Performance and Tracking System (EPTS) verrà utilizzato negli indumenti dei giocatori per estrarre i dati che aiutano a migliorare l’analisi biomeccanica e biologica dei giocatori.

La Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR) saranno i motivi principali per espandere il pubblico del bel gioco a livelli più alti con un’esperienza migliore. La tecnologia dell’AI può essere applicata in modo più efficiente negli sport ripetitivi, come appunto il calcio, il baseball e la Formula 1.

“Il caso del Tottenham ci ha dimostrato che l’intelligenza artificiale può essere anche utilizzata per la vendita dei biglietti. Infatti se l’aumento dei prezzi dei biglietti è una delle maggiori preoccupazioni per i sostenitori di questo sport e rende sempre più difficile per i tifosi recarsi negli stadi durante le partite settimanali, i club possono utilizzare l’intelligenza artificiale per prevedere con largo anticipo il prezzo effettivo dei biglietti” – Roberto Ciccioli, Consulente strategico.

I limiti da affrontare con l’AI rimangono:

  • Costo elevato: I requisiti hardware e software dell’AI in Football sono molto costosi, perché necessitano di molta manutenzione per soddisfare i requisiti del mondo reale. La Goal Line Technology avrà inoltre bisogno di aggiornamenti frequenti per adattarsi all’evoluzione delle normative. Il ritorno sull’investimento deve essere attentamente valutato dalle associazioni calcistiche prima di applicarla al calcio;
  • Non si può pensare fuori dagli schemi: Anche se stiamo creando macchine più intelligenti con l’intelligenza artificiale, non possono comunque lavorare fuori dagli schemi, perché il robot può fare solo il lavoro per cui è stato preparato o programmato;
  • Non ci sono sentimenti ed emozioni: Le macchine AI possono essere degli ottimi esecutori, ma non hanno ancora la percezione di poter creare una sorta di connessione emotiva con gli esseri umani e spesso possono essere pericolose per gli utenti se non si presta la dovuta attenzione. Ad esempio, nel calcio ci sono volte in cui un giocatore ha ottenuto ottime prestazioni nelle partite precedenti, ma a causa di alcuni problemi personali il giocatore è emotivamente debole. Ma l’intelligenza artificiale non tiene conto di questi aspetti e pensa che il giocatore continuerà a ottenere buone prestazioni in base ai dati in suo possesso;
  • Mancanza di creatività: La creatività rimane parte integrante di una buona strategia di marketing. Le macchine non hanno chiaramente le competenze tecniche necessarie. A differenza delle macchine, gli esseri umani sono in grado di pensare e sentire, il che spesso guida le loro decisioni quando si tratta di essere creativi. Quindi, proprio come le due facce di una moneta, per raccogliere i benefici dell’IA nel calcio dobbiamo allo stesso tempo accettarne i limiti.

Il futuro dell’industria sportiva è nelle mani della tecnologia. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie diverse, le squadre sono in grado di scoprire nuove potenzialità e di raggiungere obiettivi che prima erano ritenuti impossibili.

Anche il livello di competitività è salito a un livello completamente nuovo, grazie a una migliore comprensione del gioco e dei giocatori che lo praticano. Il processo decisionale è diventato più basato sui fatti e meno sulle emozioni.

L’Intelligenza Artificiale non viene utilizzata solo all’interno dello stadio, ma anche all’esterno: stadi tecnologicamente abilitati, marketing e broadcasting che utilizzano l’Intelligenza Artificiale, per offrire ai clienti un’esperienza migliore.

Questa evoluzione si sta verificando in tutte le discipline, rendendo il settore altamente vulnerabile nei confronti degli spettatori e portando lo sport a un livello completamente nuovo.