Juve, l’intoppo che blocca il mercato. Milan-Napoli: Hamsik ha sbagliato

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Tutti aspettano la Juventus, perché questo dovrà essere il mercato dei bianconeri. La società che più ha bisogno di uscire rafforzata da questo mercato estivo, per rimediare agli errori commessi un anno fa e per poter tornare ad essere protagonista nell’anno giusto. Perché è l’anno giusto? Perché da un’annata estremamente negativa, qualcosa di positivo va trovato. Non partecipare alle Coppe sarà dannoso, a livello economico e di immagine, ma è l’unica soluzione per riconquistare posizioni in campionato. Antonio Conte ha realizzato il suo sogno: allenare la Juventus, ma adesso deve avere la giusta autorevolezza per “pretendere” e non “chiedere”. Finora è stato un mercato da zero a zero, nel senso che su quattro calciatori, tre sono arrivati a parametro.

Giuste operazioni, a patto che adesso si inizi a fare mercato. Il primo, quello vero, è in uscita. Vero ostacolo per il mercato in entrata. Sfoltire questa rosa è complicato, la bravura di un Direttore si nota soprattutto nelle operazioni in uscita. Pepe, Martinez, Bonucci, Storari, Motta e tanti altri… La lista è lunga. Il rischio di una maxi minusvalenza è altissimo. Il CDA bianconero è stato chiaro: basta sperperare. La vicenda Aguero ancora non è chiara. La Juve lo vuole, sui giornali, ma fa poco per concretizzare. La Copa America non aiuta Marotta e Paratici che rischiano di perdere il calciatore per l’aumento di valore, di fronte a prestazioni eccellenti. Se hanno un pre-contratto, allora, ritiriamo le considerazioni precedenti, altrimenti la strategia rischia di essere autolesionista. I tifosi devono conservare l’ottimismo che li contraddistingue anche in questa fase iniziale di campagna abbonamenti. L’amore non va mai tradito, anche se i tradimenti da qualche anno arrivano da un’unica direzione. La prossima stagione sarà un test fondamentale anche per Andrea Agnelli, che al primo anno è stato escluso dalle critiche generali ma questa volta dovrà assumersi le sue responsabilità: Conte è una scelta del Presidente, Marotta avrebbe ripuntato volentieri su Mazzarri.

Potrebbe essere una settimana calda per Marek Hamsik. Nei giorni scorsi si sono registrate le parole di Hamsik dalla Slovacchia e dalla Sardegna ma si è registrato anche il “pericoloso” silenzio di Mino Rariola. Uno che con le parole fa rumore. In questa settimana, invece, il buon Mino potrebbe tornare attivo. Se avesse parlato Raiola, per conto di Hamsik, e non direttamente Marek, non avremmo dato peso eccessivo alla vicenda, ma quello che ha detto il centrocampista del Napoli ha fatto alzare le antenne. Troppe esplicite le parole al miele per il Milan dello slovacco che dovrebbe capire che è meglio fare il Papa a Napoli anziché il chierichetto a Milanello; salvo clamorose offerte sull’ingaggio da parte di Galliani.

Prime riflessioni sul Palermo che sta nascendo: Sogliano, alla sua prima esperienza in serie A, non si occuperà della cessione di Javier Pastore. Il Presidente Zamparini vuole portare avanti le trattative in prima persona. Allora era giusto restare senza un D.S., come il Palermo aveva fatto dall’addio di Sabatini alla fine del campionato? Palermo è, ormai, una big d’Italia… e di big ha bisogno. Sean Sogliano è stato “spedito” in Sudamerica per trattare anche Alvarez ma solo perché Zamparini voleva soffiarlo a Sabatini che si era mosso prima sul ragazzo, anche se i tempi societari della Roma non erano maturi per la firma. Sogliano è giovane, ed è un punto a favore, ma rischia di essere travolto dallo tsunami Zamparini. A Palermo non avrà la tutela che il suo cognome gli consentiva di avere a Varese. Dovrebbe portare a Palermo le sue idee e non sviluppare quelle degli altri. Per il momento, l’unica cosa che ha portato il nuovo Direttore, non sono le idee, ma 5 dipendenti in più a libro paga della società rosanero.

[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]