Juve: Llorente più vicino, Drogba si allontana

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 Il campionato, in questi giorni di metà ottobre, è fermo a causa dello stop “decretato” dagli impegni con le Nazionali, ma per le società di Serie A è come se fossero già trascorse le feste di Natale. Juventus, Inter, Milan e chi più ne ha più ne metta, infatti, sono già proiettate a gennaio, e stanno approfittando della pausa per mettere a punto strategie e tattiche in vista della riapertura del mercato. La Juve in particolare continua a battere le sue piste, che si chiamano Llorente da un lato e Drogba dall’altro.

5 milioni netti a stagione sono la cifra che i bianconeri hanno offerto allo spagnolo dell’Athletic Bilbao per spingerlo a sbarcare a Torino già a partire da questo torneo. Il contratto di Llorente, come noto, scadrà a giugno, e se il Bilbao non vuole rischiare di lasciar andare via il giocatore a parametro zero (visto che, nonostante i tentativi fatti, Fernando è deciso a non rinnovare con l’Atlethic), bisogna trovare una soluzione che soddisfi tutti, possibilmente rinunciando a chiedere i 36 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria. Con 10 milioni l’affare dovrebbe andare in porto.

Drogba, invece, sembra più lontano: l’ivoriano, che trasferendosi in Cina ha optato per una vera e propria scelta di vita, sta bene a Shanghai e, nonostante i problemi sorti tra i proprietari del team, si gode i suoi 12 milioni netti all’anno, che la Juventus non potrebbe mai garantirgli. Per portare Drogba in Piemonte, infatti, si punta su ben altro: l’appeal della Serie A (che mantiene comunque un certo fascino) e la possibilità di tornare a giocare in Champions League. Ma tutto questo non sembra essere sufficiente.

Ad ogni modo, nelle ultime ore è spuntata una terza opzione: l’arrivo, già a gennaio, del polacco Lewandowski, che però è piuttosto costoso e in questa stagione non sarebbe neanche impiegabile in Champions. Tuttavia, la punta del Borussia Dortmund potrebbe tornare di attualità il prossimo anno: se, infatti, Vucinic è attualmente un punto fermo dell’attacco di Conte, non si può dire lo stesso per Giovinco, Quagliarella e Matri. I prossimi mesi, in tal senso, saranno cruciali un po’ per tutti.

[Massimo Giuliano]