Juve, questo è l’anno zero. L’Italia non ha un Pastore. Roma, Milan, Fiorentina, Napoli e Genoa: manca continuità

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La Juventus quest’anno svolgerà un campionato molto altalenante, faranno bene i tifosi ad abituarsi a questo andamento discontinuo dei bianconeri. La Juve alternerà prestazioni buone come ad Udine, e prestazioni bruttine come con il Palermo. La squadra è ancora in costruzione e il tecnico dovrà plasmarla a sua immagine. E’ parere diffuso che a livello qualitativo, soprattutto in difesa, la Juve ha problemi rispetto alle altre grandi.

Gol incassati in modo troppo semplice. Delneri dovrà lavorare molto sul reparto arretrato. Sarà una sorta di anno zero per la Juve e i tifosi devono sapere che la loro squadra in questo momento ha bisogno di tempo per tornare ad essere la Juve di un tempo. In molti parlano di un mercato qualitativamente scarso, per me bisogna dare i giudizi solo a fine campionato. Inoltre sul mercato sono state scelte di Marotta e Paratci in concerto con Delneri. I giocatori sono stati scelti da lui. Ricordo inoltre che la gente non si scaldava quando la Juve ha comprato Krasic. È invece un giocatore che sta facendo molto bene.

Quello che ha colpito della Juve è il mercato tutto italiano. Il problema è che in questo momento il made in Italy non offre giocatori importanti ma solo buoni giocatori, come Bonucci che non è un campion. Alla Juve e al calcio italiano manca un Pastore. Io l’ho detto fin dall’inizio che è un giocatore straordinario, che ricorda il primo Kakà. L’argentino si diverte mentre gioca e diventa sempre più concreto per il Palermo. L’Italia non ha un Pastore. Un giocatore ventenne di immensa classe, che fa la differenza in campo. Il problema delle grandi squadre in questo momento è la continuità. Come il Napoli, che vince fuori casa con la Sampdoria, poi perde in casa con il Chievo. Stessa cosa per il Genoa.

I grifoni hanno buoni giocatori, ma ha cambiato molto e quindi Gasperini ha bisogno di insegnare ai nuovi il suo modo di giocare. Anche la Fiorentina, come la Juve, dopo anni in cui si è affidata nelle mani sapienti di Prandelli, deve fare i conti con il nuovo modo di giocare di Mihajlovic, che resta uno dei migliori tecnici in Italia. Bisogna dare tempo per l’avvio di un nuovo ciclo. Il Milan è una squadra tecnicamente dotata. I rossoneri hanno grandi individualità però bisogna cercare di lottare per il gruppo, essere più squadra. Devono sacrificarsi Ibra, Pato, Dinho, tutto l’attacco deve proteggere la difesa.

In Italia il Milan farà notevole fatica a scardinare le difese, mentre in Europa forse ha più spazio e sarà più facile segnare. Tuttavia il Milan ha tutti i mezzi per contrastare l’Inter. Un plauso al Catania di Giampaolo che in una settimana ha strappato un pareggio col Milan e una vittoria in casa. Giampaolo si sta prendendo le sue rivincite dopo che è stato fermo. L’Udinese non meritava di perdere col Bologna ed ora ha bisogno di punti. La formazione di Guidolin ha giovani forti e tornerà ad essere la squadra che conosciamo tutti.

[Malu’ Mpasinkatu – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]