Juventus, il punto: calo fisiologico dei bianconeri?

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logo-juventusSerata strana, quella della Juve tutta al “San Paolo”. Meno ambigua di quella di Firenze, la sconfitta subita per mano del Napoli ha evidenziato comunque un comportamento anomalo di molti bianconeri. Buffon escluso (superlativo, il capitano), gli elementi in campo sono parsi quasi storditi, completamente assenti (Osvaldo e Llorente, di fatti, spettatori non paganti), giù di tono (Asamoah col fiatone).

«Dal punto di vista fisico non sono preoccupato, credo che sia stato un calo fisiologico a livello mentale – la versione di Conte – Questa sconfitta ci riporta sulla Terra e ci fa capire che, se non pedaliamo a mille, non riusciremmo a fare quello che di straordinario stiamo facendo. Sembra tutto facile, ma non lo è». Testimonianze della scarsa concentrazione di Pirlo e compagni, i continui richiami di Buffon ed il “caso” Chiellini, lasciatosi fermare da Benitez in occasione del gol di Callejon: «Diciamo che è stato bravo Rafa a circuirlo e rallentare il suo rientro, ma Giorgio ci è cascato…», ha ammesso Conte.

Conte che, spento in panchina come non mai, ha ritrovato la sua verve davanti ai microfoni. Lo stimolo? Le dichiarazioni di Benitez sul presunto fatturato maggiore di “Madama”: «Ha parlato di fatturato, ma quel dato conta fino a un certo punto. Bisogna capire quanto una società investe sul mercato partendo da quel fatturato. Il Napoli ha speso 100 milioni sul mercato, noi 23. Cento milioni, la Juve li ha investiti in tre anni, loro solo quest’anno e sono a -17, fuori dalla Champions e fuori dall’Europa League. Ci vuole onestà intellettuale e non parlare tanto per».

Sul verdetto del “San Paolo”, però, c’è ben poco da parlare. «Non abbiamo giocato bene: siamo stati troppo timorosi e troppo poco in tutto», ha riconosciuto Conte. Che è più indispettito per il complicarsi della corsa ai 100 punti (resta un pareggio da utilizzare, poi dovrebbero giungere solo vittorie) che preoccupato per lo Scudetto. Sa perfettamente, il tecnico, che che la strada è in discesa, dunque segnata: quattro sfide abbordabili (in casa contro Livorno, Bologna e Cagliari) e due poco impegnative (a Udine e in casa con l’Atalanta) rendono il verdetto praticamente segnato. Anche perché la Roma dovrebbe vincerle tutte. Roma che sarà avversaria di “Madama” alla penultima giornata, quando i giochi saranno chiusi.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]