Juventus, Llorente: “Oggi comincia una nuova tappa per me. Sono molto contento”

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logo-juventusDopo l’”Apache”, ecco “Re Leone”. Ruggirà per la prima volta davanti ai microfoni oggi pomeriggio, Fernando Llorente, da ieri ufficialmente bianconero. Da Olbia, è sbarcato a Torino, dove lo hanno accolto l’entusiasmo (non esagerato: erano una sessantina) dei tifosi e le parole al miele di John Elkann.

«Con Llorente abbiamo una grande squadra: lo eravamo già prima, ma siamo maggiormente adesso la formazione più forte», il giudizio del presidente di Fiat ed Exor. Che, a margine della presentazione della “Trans Pac 2013″, si è anche soffermato sull’Italia («Ho visto una bella Nazionale, grazie soprattutto al blocco Juve»), elogiando soprattutto Buffon: «Gigi ha dimostrato di essere il grande campione che è. Siamo molto orgogliosi, da juventini, della grande prestazione del nostro capitano in Brasile»).

Reduci come il portierone dal Sud-America, Pirlo e Barzagli sono stati i primi a salutare Llorente, in clinica: loro lì per accertamenti, lo spagnolo per alcuni esami fisici iniziali. In precedenza era stato scortato in un hotel torinese per incontrare membri della dirigenza. All’abbraccio dei tifosi, appena messo piede su suolo italiano, non si era negato: foto, sorrisi, autografi.

Ed un accenno di dichiarazione: «É bello essere qui alla Juventus, dove giocare con Tevez e tutti gli altri campioni». Risicato, come il tweet: «Oggi comincia una nuova tappa per me. Sono molto contento». Non potrebbe essere altrimenti, visto che per essere bianconero oggi ha sacrificato un anno della sua carriera, vissuto ai margini dell’Athletic: il categorico presidente Urrutia non l’ha lasciato andare fino all’ultimo giorno, il tecnico Bielsa l’ha schierato solo 4 volte titolare, i tifosi l’hanno perseguitato con cori e fischi.

Dopo 17 anni, 314 partite e 115 gol, è finita in malo modo la sua esperienza a Bilbao. Quella a Torino parte con un nuovo numero: il “14″. Non il “9″, quindi, per quelle che sarà la punta di diamante della Juve. Perché è già sulle spalle di Mirko Vucinic e non sarebbe stato cortese soffiarcelo, specie ieri. A Mesagne, nel brindisino, infatti, l’attaccante montenegrino si è sposato ieri sera: officiato dal cappellano del Lecce calcio, il rito misto cattolico-ortodosso lo ha unito alla pugliese Stefania Scoditti, madre dei suoi due figli.

Testimone Marco Storari, tra i banchi Totti e consorte, la cerimonia ha bloccato la cittadina: alberghi esauriti, circa 100 uomini della sicurezza in azione. A gettare il riso dopo il “sì” anche Antonio Conte, fresco di viaggio di Nozze con la sua Elisabetta. Ad attendere con gli altri invitati al banchetto (menù a tutta Puglia per gli sposi, che hanno chiesto esplicitamente una particolare attenzione alla cucina mediterranea per la cena in tre step), invece, Stevan Jovetic, amico fraterno e compagno di Nazionale di Vucinic.

A Brindisi, tra un brindisi ed un altro, l’ennesimo contatto in attesa di un altro “matrimonio”…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]