Juventus: Osvaldo potrà portare verso il tridente?

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logo-juventusC’è chi entra e c’è chi esce. O resta a guardare, ma il senso cambia poco. C’è Osvaldo che si ambienta nella Juventus e c’è Quagliarella che se ne defila. Niente allenamento con la squadra per l’attaccante stabiese: dalla chiusura del mercato, va sempre così. Oggi, probabilmente, rientrerà nei ranghi. Solo facciata, però. Triste epilogo per uno dei protagonisti delle ultime stagioni bianconere.

«Non è fuori rosa», si è affrettato a dire, non sia mai sentissero dal sindacato dei calciatori, Beppe Marotta. Che poi ha accampato ancora la scusa dell’influenza, la stessa adoperata per giustificare l’assenza della punta in occasione del “derby d’Italia”: «Il giocatore è reduce da un attacco febbrile e per questo si è allenato a parte in palestra». Intervento, quello del direttore generale, dopo che l’esclusione dell’ex Napoli dalla lista UEFA per l’Europa League e le voci circolate («Quagliarella si allenerà in orari diversi da quelli dei compagni di squadra», aveva annunciato Sky, quasi con i crismi del comunicato ufficiale) avevano fatto presagire aria di imminente divorzio: «Non ho mai pensato di prendere la decisione di mettere Fabio fuori rosa – ha detto Marotta – Non ne sussistono i motivi».

Sarà, ma i prossimi mesi a Torino paiono destinati a tinte grigie, più che bianconere, per Quagliarella. Che Marotta ha lusingato («È un nostro tesserato, da sempre apprezzato per il suo lavoro e il suo contributo alla squadra») per poi attaccare il procuratore, dedicatosi alle lamentele per il mancato inseriremmo del suo assistito nella lista per l’Europa: «Non mi risulta che procuratori ed entourage dei calciatori abbiano titolo a esprimersi su scelte tecniche e societarie, motivo per cui ritengo assolutamente fuori luogo le dichiarazioni di Beppe Bozzo uscite sui quotidiani. I regolamenti delle competizioni internazionali impongono scelte magari spiacevoli, ma obbligate: così è stato in questo caso. La sua esclusione dalla lista Uefa non può essere vissuta come una mancanza di rispetto, perché così non è, come dimostra il fatto che il calciatore è stato preventivamente avvisato della decisione». Immediata, la risposta dell’agente: «Non sono stato fuori luogo: tutelare gli interessi dei miei assistiti è parte integrante del mio impegno professionale. So benissimo che le scelte societarie interne non sono tematiche di mia competenza, ma il dottor Marotta dovrebbe anche sapere che la scelta di un atleta di onorare il contratto con la società andrebbe comunque rispettata».

Lontano dal chiacchiericcio, la squadra ha ripreso ad allenarsi in vista della trasferta a Verona. Punta alla prima convocazione, Daniel Osvaldo. Punta al posto fisso, in realtà, l’attaccante della Nazionale. Per ora, il signor “Opportunità”, come lo ha definito Conte, sarà chiamato a movimentare le acque in attacco e vivacizzare la concorrenza: il tecnico vuole tutti “sul pezzo”, sia in Italia che in Europa.
Ma, per uno che a giugno viole avere da fare in Brasile, è chiaro che non può bastare sgomitare per qualche occasione. Vuole meritarsi il Mondiale e la conferma, l’ex Roma: ha il carattere focoso e la duttilità per farsi apprezzare da Conte, che del resto lo ha fortemente voluto.

Passerà molto prima di vedere la Juve col tridente?

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]