Juventus: sicuri Asamoah e Pogba, qualche dubbio in attacco

197

logo-juventusLoro ci saranno sicuramente, davanti chissà. Asamoah e Pogba, frecce nere nell’arco di un Conte preso dal grande dubbio nel reparto offensivo: ha recuperato Vucinic, ma lo insidiano Giovinco e soprattutto Quagliarella. Il favorito è quest’ultimo, il “caso” è Llorente, apparentemente ancora fuori dai giochi.

Chi c’è (eccome) dentro, è Kwadwo Asamoah. In gol con il suo Ghana, l’esterno bianconero è partito alla grande in questa sua seconda stagione a Torino, quella del salto di qualità cui è chiamato dopo un anno positivo ma “guastato” dalla distrazione Coppa d’Africa.

«Sono contento di come sta andando – ha detto il ghanese ai microfoni di Juventus TV – In pochi mesi ho vinto uno Scudetto e due Supercoppe. Mi sono sempre trovato bene con tutti, perché questa squadra è come una famiglia. Il gruppo si è rinforzato con l’arrivo di giocatori che hanno dimostrato grande personalità, in campo e fuori».

Sguardo al futuro: «Sappiamo che questo sarà un anno difficile, per questo in estate abbiamo lavorato ancora di più per prepararci. Conosciamo la nostra forza e sappiamo che, se ci mettiamo spirito e cattiveria, possiamo fare di nuovo cose molte importanti». Sguardo al “derby d’Italia”: «L’Inter è una squadra forte, che anche l’anno scorso è partita bene, vincendo contro di noi allo Stadium. Sabato, mi aspetto una bella sfida, ma non noi dobbiamo pensare a loro, ma solo a noi stessi».

Pensa alla sfida di domani, invece, Paul Pogba, il vero gioiello della rosa bianconera, il talento mostruoso a venti anni e chissà come quando la sua crescita terminerà. Questa settimana, l’ennesimo passo in avanti, il primo gol con la Francia, un’emozione da niente per uno che a luglio ha trascinato l’Under20 sul tetto del Mondo, una grande soddisfazione per chi non ha la testa tra le nuvole: «È sempre bello il primo gol in nazionale, anche se mi è parso assai facile, visto che ero davanti alla linea di porta in pratica. Mi farebbe piacere ripetermi sabato, però conta vincere contro l’Inter». Occhi puntati avanti, sempre, quindi: «Andiamo ad affrontare una squadra forte, difficile da fronteggiare tatticamente. Lo abbiamo notato lo scorso mese nella tourneè negli Stati Uniti: dovremo fare attenzione, anche se allora non vincemmo anche per colpa della preparazione».

Ma un’occhiata al passato, non la si nega davanti ai microfoni: «La Juve sin da bambino mi è sempre piaciuta, tifavo per questa squadra. Per i francesi, del resto, questo club significa tanto: ci hanno giocato i migliori campioni francesi e per questo mi affascinava».
Al punto da non pensare alle altre squadre sulle sue tracce, dopo che «Ferguson, pur provandoci, non è ricucito a trattenermi al Manchester United: Chelsea, Arsenal e Milan, ma avevo in testa solo la Juve, dove mi hanno subito detto che Nedved mi voleva in bianconero. Sono contento di essere venuto qui: voglio vincere tanti trofei con questa maglia».
Musica per le orecchie dei tifosi.

[Giuseppe Piegari  – Fonte: www.goalnews24.it]