Juventus-Verona 2-1: bianconeri trascinati da Tevez

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logo-juventusC’è stato un momento, lungo qualche minuto, nella sfida con il Verona, durante il quale sulle tribune dello Stadium ha preso copro un vento di pessimismo. È stato dopo il gol di Cacciatore: “Se era stato difficile superare il muro scaligero in parità, – ha pensato più di un tifoso – figurarsi ora che veniva chiuso a doppio mandata con il vantaggio”. A spazzare via quel vento, ci ha pensato Carlitos Tevez. È stato lui a guidare all’arrembaggio la Juve nel finale del primo tempo, è stato lui a far vedere come bisognava colpire. Muro abbattuto con veemenza e cattiveria, altro che da superare.

«Tevez è sempre più protagonista: sta diventando un giocatore per noi importante perché, soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui c’è un po’ di smarrimento, riesce ad essere decisivo». Nell’elogio di Conte il sunto del valore dell’argentino. Che segna (4 gol in 4 partite di campionato), salta l’uomo (e lo rincorre, se perde il pallone), partecipa all’azione (anche difensiva). Soprattutto, però, da’ carica, energia, stimoli ai compagni. «È difficile in questo momento rinunciare a un giocatore come lui, di grande personalità, che poi è un grande esempio per l’atteggiamento che ha in campo».

Ancora il tecnico a sottolineare i meriti dell’”Apache”, anche da guida per Llorente. Non sarà stato un caso, del resto, che lo spagnolo si sia sbloccato proprio dopo la doppia giocata trascinante di Tevez (gol e pali). Gol di testa, da rapace d’area, a suggellare una prova positiva dello spagnolo, per presenza e contributo. «Llorente penso che abbia fatto bene – ha dichiarato Conte – Può migliorare: questo gol sicuramente darà morale a lui, ma darà morale a tutti quanti noi che abbiamo lavorato per portarlo nelle condizioni ottimali».

C’è voluto un po’ di tempo, qualche critica di troppo (anche dall’estero e mal digerite dall’allenatore) e diverse panchine, ma l’occasione è giunta ed è stata sfruttata a dovere: «Era in programma il fatto che lui in queste tre partite dovesse giocare. Poi ho scelto la partita contro il Verona, in casa, davanti al pubblico, perché dargli sempre una spinta importante, eccezionale dal punto di vista emotivo. Inoltre, ho cercato di metterlo nelle migliori condizioni, di fianco a un giocatore come Tevez. C’è da lavorare, però è un gol che da’ tanta fiducia: noi siamo molto contenti».

Meno contento Pirlo, sostituito da Marchisio ed uscito dal campo senza fermarsi in panchina dopo una gara avvilito dalla marcatura asfissiante dei veronesi: «Jorginho ha seguito Andrea e, anche se lui si fosse permesso di andare un attimo in bagno, lo avrebbe seguito per vedere se era in bagno proprio», la battuta di Conte. Che è tornato serio alla domanda sull’esistenza o meno di una graduatoria degli attaccanti: «Noi non possiamo permetterci di pensare che ci siano giocatori inamovibili, perché giochiamo ogni tre giorni ed è inevitabile che qualcuno debba riposare. Stiamo facendo un po’ di rotazione, infatti, e lo faremo anche in avanti. Ad un certo punto bisognerà pure che Tevez rifiati, altrimenti rischiamo di portarlo alla sosta di ottobre in barella».

Per ora, pimpante e desideroso di palloni e minuti, l’argentino non pare intenzionato a risparmiarsi. Leader in campo, leader fuori: «Siamo tornati alla vittoria dopo il passo falso in Champions League, ma non c’è mai stata una crisi – il commento a caldo di Tevez – La verità è che quando la Juve non vince si parla subito di crisi, ma le nostre prestazioni sono sempre state buone e abbiamo sempre lavorato bene». Come il compagno di ieri, Llorente, che «si sta impegnando molto e sta migliorando notevolmente. Sono contento per il gol e la prestazione: si meritava queste soddisfazioni». A dispetto dei critici.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]