Krhin: “Con Ballardini è cambiato lo spirito di squadra”

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logo-bolognaUn gol d’autore, uno di quelli imprevedibili e che ti spiazzano. Così, Mario Balotelli stronca le gambe ad un Bologna caparbio nella partita di venerdì scorso a San Siro e dalla quale i rossoblu avrebbero meritato di uscire almeno con un pari.

Dopo la sconfitta di Milano, alla ripresa degli allenamenti a Casteldebole, è stato Rene Krhin a parlare con i giornalisti. Lo sloveno, a Bologna da quattro anni, dopo un avvio di stagione deludente ha dimostrato nelle ultime due partite di essersi ritrovato nel ruolo di mezzala: “Non l’ho fatto molte volte ma mi trovo bene, posso arrivare più avanti e provare ad essere pericoloso” – confessa il numero 4 rossoblu – “Ovunque il mister mi faccia giocare, io cerco sempre di fare il massimo e sono contento per le prestazioni di queste ultime partite”.

Facendo il bilancio della partita contro i rossoneri, Krhin afferma che la squadra ha giocato una buona partita: “Abbiamo fatto bene, giocare contro il Milan a San Siro non è mai facile. All’inizio della gara ci siamo difesi e abbiamo preso le misure, poi abbiamo sfruttato qualche contropiede e un paio di cose buone le abbiamo fatte” – sottolinea il centrocampista – “Invece, nel secondo tempo meritavamo qualcosa in più. Se Mario non si fosse inventato quel gol, sono convinto che un punto importante sarebbe arrivato”.

Krhin e Balotelli sono cresciuti insieme nel settore giovanile dell’Inter, sono amici e dopo il gol lo sloveno si è avvicinato a “SuperMario”. Cosa gli ha detto?: “Scherzando, gli ho chiesto perché proprio contro di noi doveva far gol. Lui ha riso ma sappiamo tutti che questi colpi li ha, è un campione”.

La cura Ballardini comincia a fare effetto, il Bologna si mostra in campo compatto ed aggressivo: “La cosa più importante che ho notato a Milano ma anche nelle partite precedenti, è lo spirito di squadra: infatti, ogni giocatore combatte qualsiasi pallone” – afferma Krhin che usa poi belle parole per descrivere l’allenatore rossoblu – “Ho parlato tanto con il mister, mi ha dato molto ed ho capito che per lui non è stato facile arrivare nella situazione delicata in cui eravamo. E’ per questo che ha scelto di fare giocare calciatori esperti che hanno poi fatto bene”.

E come ha vissuto Krhin le quattro gare in panchina?: “Non potevo dire niente, mi sono sempre allenato bene e ho fatto anche qualche allenamento in più per essere pronto quando il mister aveva bisogno. Non mi sono mai sentito escluso, dovevo aspettare il mio momento”.

Sabato a Bologna arriva la Roma e tornano in mente i brutti ricordi dell’andata, quando la squadra giallorossa umiliò i rossoblu con un pesante 5a0 all’Olimpico: “Abbiamo già visto la loro forza, è una delle squadre migliori del campionato ma secondo me oggi ogni partita è difficile” – sottolinea Krhin – “Rispettiamo la Roma ma possiamo fare anche noi bene, l’importante è dare sempre il massimo”.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]