L’arma Acquafresca per affossare il Cesena e puntare più in alto

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Operazione continuità e relativa chiusura dell’anno con il sorriso sulle labbra e la sicurezza della classifica dalla propria parte. E’ il monito con il quale il Cagliari varca il Tirreno per approdare nella costa orientale della Penisola. C’è da affrontare il Cesena, nella riviera romagnola ghiacciata e imbiancata dalla neve che ha reso remoti i ricordi di piadine e litorali affollati sotto il ‘solleone’.

Il Cagliari arriva a questa sfida con la fiduca infusa dal roboante successo di sei giorni fa contro il Catania. Mancherà, però, colui che ne è stato l’artefice, ovvero Nenè. Il brasiliano è squalificato, e i rossoblù dovranno dimostrare di poterne fare a meno, magari ritrovando i gol di Alessandro Matri, molto sfortunato contro gli etnei. Conti e compagni devono dimostrare di aver capito la lezione di Firenze, quando un approccio sbagliato e il fatto di aver creduto poco alla possibilità di fare risultato avevano portato in dote una sconfitta evitabile. Vincere per conquistarsi un Natale senza troppi pensieri, potendo ripartire nel 2010 dalla partita contro il Milan, da affrontare senza assilli. Ma anche, cosa non meno importante, assestare un colpo durissimo a una diretta concorrente per la salvezza.

I bianconeri di Massimo Ficcadenti attraversano, infatti, un momento di grossa difficoltà, culminato con il derby perso in casa col Bologna, dopo che l’avvio di stagione aveva avuto risvolti trionfali. Il pareggio dell’esordio a Roma contro i giallorossi, e la vittoria di sei giorni dopo contro il Milan, avevano fatto parlare di “super Cesena” anche in chiave europea. Poi, il giocattolo sembra essersi rotto. Le ali, Giaccherini e Schelotto, hanno cominciato ad “affievolirsi”, Bogdani ha confermato di non essere un bomber di razza e la difesa ha mostrato tutta la sua fragilità con i centrali Benaoluane e Von Bergen spesso in difficoltà. Le buone individualità non mancano. Detto di Schelotto e Giaccherini, accostati al Cagliari in estate, in mediana c’è Parolo che è finito nelle mire del Palermo, mentre in difesa gli esterni Ceccarelli e Nagatomo offrono ottimo rendimento, soprattutto nella spinta offensiva. Manca l’esperienza e la solidità, determinanti quando ti ritrovi a lottare per la salvezza e le partite si decidono sul piano nervoso prima che tecnico.

Donadoni non dovrebbe escogitare troppe variazioni sul tema presentato da quando siede sulla panchina del Cagliari. L’unico pensiero gli veniva dall’assenza di Nenè, e il tecnico bergamasco ha già annunciato la sua risoluzione al problema: dentro Acquafresca per affiancare Matri e provare a sbloccare quello che potrebbe essere il miglior colpo per il mercato invernale. Per il resto, formazione che dovrebbe essere quella annunciata, con la difesa che ritrova Astori (Ariaudo torna in panchina) e il centrocampo “classico” con il trio Biondini-Conti-Nainggolan. C’è sempre la “mina vagante” chiamata Andrea Lazzari. Donadoni lo sta reinserendo gradualmente (col Catania è rimasto in campo per un tempo intero), ma appare difficile che rinunci alla corsa di uno tra il cesenate doc Biondini e il super Nainggolan di questi tempi, seppur reduce da una contusione. Gli acciacchi del belga e un’improbabile giornata di riposo per Cossu. Sono le due chance che permetterebbero a Lazzari di giocare dal 1′. Se dovessimo scommettere un euro, sarebbe comunque per un Lazzari al fianco di Donadoni al momento del fischio d’inizio.

Il Cesena affronta questa partita con, a detta di diversi suoi elementi, la consapevolezza di trovarsi di fronte a un bivio e a un match fondamentale. Vincere e stare attaccati al treno, soprattutto dal punto di vista psicologico, perchè una sconfitta non pregiudicherebbe nulla in fatto di punti, ma lascerebbe strascichi profondi nel gruppo. Ficcadenti, che si è detto “tranquillo grazie alle parole rassicuranti del presidente”, non teme di perdere il posto e opterà per un 4-3-3 d’assalto. Nel quale Schelotto non trova posto perchè il tridente con Bogdani e Giaccherini sarà completato dal cileno Jimenez. Questi è uno degli elementi più temuti da Donadoni, come confermato dall’ex ct in una conferenza stampa nella quale ha elogiato anche capitan Colucci. In difesa, il giapponese Nagatomo giocherà la sua ultima partita prima di rispondere alla convocazione della Nazionale di Zaccheroni, che lo “ruberà” al Cesena per tutto il mese di Gennaio, causa Coppa d’Asia. In avanti, l’unica punta di ruolo è Bogdani, che nel 2004-2005 conobbe la sua miglior annata siglando 17 reti nel campionato di B, con il Verona allenato da Ficcadenti e impreziosito dal miglior Cossu mai visto fuori dalla Sardegna.

Si prevede battaglia nel caldissimo “Dino Manuzzi”, occorrerà stringere i denti per il freddo ma soprattutto per una partita che si annuncia caratterizzata dalla verve e dalla voglia di imporsi dei padroni di casa. Una sfida nella quale i ragazzi rossoblù dovranno essere capaci di controbattere colpo su colpo, soffrire nei 25 metri difensivi e mostrarsi letali allorchè si presenteranno gli spazi offerti da una squadra organizzata ma spesso “farfallona” nelle zone adiacenti l’esperto portiere Antonioli. Uscire indenni da Cesena vorrebbe dire dimostrare grande compattezza e legittimare le tre vittorie precedenti. E magari anche qualche progetto futuro che vada oltre la dignità di un campionato tranquillo e una salvezza anticipata profilati finora.

CESENA (4-3-3): Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Benalouane, Nagatomo; Colucci, Appiah, Parolo; Jimenez, Bogdani, Giaccherini. A disposizione: Teodorani, Lauro, Fatic, Schelotto, Caserta, Malonga, Budan. All.: Donadoni.

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Acquafresca, Matri.  A disposizione: Pelizzoli, Ariaudo, Pisano, Biasi, Sivakov, Lazzari, Ragatzu. All.: Ficcadenti.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]