Lazio-Atletico Madrid 1-3: pesano le assenze, Simeone saluta la Nord

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Cade la Lazio e l’addio all’Europa è praticamente materializzato. L’Atletico vince e convince all’Olimpico, Simeone imposta in maniera perfetta la gara e travolge la sua ex amata squadra con un 1-3 che lascia poco spazio alle interpretazioni. Reja maledice le assenze di Dias e Radu, forfait che mandano in tilt il sistema difensivo della Lazio. I biancocelesti subiscono per gran parte della gara, Klose non ha mai palle giocabili e i tiri in porta dei biancocelesti si contano sulle dita di una mano. Ora la testa va al campionato e ad un terzo posto da difendere.

LA CHIAVE – L’Atletico sfrutta al massimo il gioco sulle corsie esterne e lì la Lazio va in bambola. Adriàn e Koke fanno il bello e il cattivo tempo così come Diego e Falcao è stoccatore formidabile. La Lazio paga le assenze in difesa di Dias e Radu, giocatori fondamentali nello scacchiere di Reja.

LAZIO – Una grande notte d’Europa come all’Olimpico non se ne vivevano da tempo. La Lazio sfida l’Atletico del Cholo Simeone che prima della partita riceve l’abbraccio della Nord, oltra ad una targa che ricorda i suoi grandi trascorsi con la maglia biancoceleste. Reja deve fare ancora i conti con l’emergenza: Lulic va solo in panchina così come Dias. Nel 4-2-3-1 disegnato dall’allenatore goriziano Biava e Diakitè formano la coppia centrale davanti a Marchetti, Konko agisce a destra e Zauri a sinistra. Ledesma e Matuzalem sono la cerniera di centrocampo, Candreva-Hernanes-Gonzalez sono il terzetto dietro a Klose. L’Atletico partre bene e dopo 2′ una bella percussione di Diego libera Falcao al tiro che da pochi passi manda alto: male nell’occasione Biava che non riesce a contrastare il brasiliano. Gli spagnoli hanno buona fluidità di manovra e cercano con insistenza le fasce laterali. Proprio dalla corsia destra Adriàn crossa al centro un cross che Konko è bravo a togliere dai piedi di Falcao. La Lazio fa fatica a creare gioco ed è costretta a ripiegare spesso perchè l’Atletico è intraprendente. Al 18′, però, una bella apertura di Ledesma trova Candreva che lascia partire un tiro dai 20 metri che Courtois non trattiene e Klose è lestissimo a ribadire in rete. Il gol, però, non sveglia la Lazio e non abbatte gli spagnoli che dopo sei minuti reagiscono: discesa sulla destra di Juanfran e cross al centro lento e prevedibile, Konko si fa sovrastare da Falcao che trova Adriàn al limite dell’area piccola pronto a fare 1-1.

Malissimo Diakitè che non si accorge di avere l’attaccante avversario alle spalle. La squadra di Simeone è viva e mette in difficoltà una Lazio che non riesce a trovare la quadratura in difesa e al 34′ una nuova percussione nella zona di Zauri di Adriàn porta al raddoppio spagnolo con Falcao bravo e lesto ad anticipare Konko e battere a rete. I biancocelesti fanno fatica a reagire e solo nel finale di tempo è ancora Candreva lanciato a rete a rendersi pericoloso ma l’ex del Cesena non tira preferendo il cross al centro che viene intercettato. Dagli spogliatoi non rientra Biava (acciaccato), al suo posto c’è Stankevicius. La ripresa parte come era finito il primo tempo e cioè con l’Atletico messo meglio in campo e con una manovra che mette in scacco la Lazio. Passano pochi minuti e una ripartenza micidiale degli spagnoli porta Koke ad un passo dall’ 1-3 ma Zauri salva sulla linea. La difesa laziale è imbarazzante, ogni affondo dell’Atletico è un pericolo. I biancocelesti ci mettono l’orgoglio ma la folata che va dal 55′ al 62′ (Reja inserisce anche Kozak per Gonzalez) è infruttuosa e quindi gli spagnoli ne approfittano: Adriàn s’invola sulla destra si beve per l’ennesima volta Zauri e mette al centro un cross basso che nessun laziale intercetta e allora Falcao ringrazia e cala il tris. Una volta subito il terzo gol la Lazio si spegne e la mente vola anche al positicipo del “Barbera” visto che Reja toglie Ledesma per inserire Zampa. L’Atletico gestisce il pallone e non corre alcun rischio in difesa, anzi Arda con un destro dal limite mette paura a Marchetti. La Curva Nord canta e sventola i suoi vessilli ma la Lazio è spenta anche perchè il risultato lascia poco spazio alle speranze in vista del ritorno. I biancocelesti cadoni in casa e lo fanno in modo netto. L’Atletico ipoteca la qualificazione, mostrando superiorità tattica a tecnica. Per Reja c’è l’attenuante delle numerose assenze e di una partita giocata con la rosa ridotta all’osso. Ora la testa va al campionato, c’è un terzo posto da difendere.

ATLETICO – Sei risultati utili consecutivi in campionato. Tre vittorie e tre pareggi, ma soprattutto zero gol subiti. La cura Simeone funziona in Liga, ma all’Olimpico arriva il primo test europeo per il Cholo.  Anche l’Atletico si schiera anche con il 4-2-3-1 in cui Godin e Miranda sono i centrali di difesa, Juanfran e Filipe Luis i terzini. Gabi e Mario Suarez sono i mediani con Koko, Diego e Adrian il terzetto dietro a Falcao. Gli spagnoli partono bene e vanno subito vicini al gol con una combinazione Diego-Falcano che porta il colombiano al tiro che però finisce alto. La squadra di Simeone è intraprendente e gioca in particolare sugli esterni dove Koke e Adriàn mettono in seria difficoltà Konko e Zauri. Il centrocampo, poi, fa buon filtro e allora la Lazio non riesce a creare pericoli. Al 18′, però, Ledesma apre per Candreva che calcia dai 20 metri, Courtois è impacciato e la sua respinta corta trova Klose che mette dentro il vantaggio laziale. L’Atletico reagisce subito e ci mette solo sei minuti per riacciuffare il pareggio: Juanfran cross al centro, Falcao anticipa Konko e fa da sponda per Adriàn che dal limte dell’area piccola fa 1-1. La squadra di Simeone è ben messa in campo e sfrutta benissimo le corsie esterne soprattutto la destra e da lì al 36′ arriva il vantaggio con Adriàn che si beve Matuzalem e a centro area trova Falcao che da un metro segna.

È l’ultimo sussulto del primo tempo visto che la Lazio non crea nulla. La ripresa parte come era finito il primo tempo e cioè con l’Atletico proiettato in avanti. Diego fa il bello e il cattivo tempo sulla trequarti con Adriàn e Koke a sfrecciare sulle fasce e a mettere alle corde i terzini laziali. Al 7′ è una ripartenza guidata da Diego e conclusa proprio dal brasiliano a far tremare la Lazio ma Zauri salva sulla linea. Dopo il pericolo scampato i biancocelesti provano a metterci il cuore ma l’offensiva biancoceleste non crea grandi grattacapi alla difesa dell’Atletico. Gli spagnoli controllano bene e al 62′ danno il colpo del ko alla Lazio: Adriàn se ne va a destra e crossa basso al centro, la difesa laziale dorme e allora Falcao firma la sua doppietta e la terza rete spagnola.  Una volta segnato l’1-3 la partita per i madrileni diventa poco più di un allenamento e anzi è la squadra di Simeone a sfiorare in un paio di circostanza il quarto gol. L’Atletico porta a casa la vittoria e ipoteca la qualificazione. Gli spagnoli meritano il risultato, Simeone sembra imbattibile.

[Mario Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]