Lazio: interesse per Rakitic e Bilic

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Eppur –qualcosa- si muove. Mercato a rilento, non solo quello della Lazio. Gli esperti del settore assicurano: “Tutto si sbloccherà nella seconda metà di agosto”, c’è da credergli. Le società sondano nomi, parlano con intermediari, contattano e poi mettono in stand-by, in attesa di dare un taglio a quelle rose gonfie di giocatori in esubero. E pensare che fino a qualche anno fa, l’Italia era la locomotiva del calcio europeo. Adesso no, adesso prima si vende e poi si compra: ‘a livella calcistica ha colpito e quindi questo vale per il Milan come per il Chievo. Non fa eccezione la Lazio.

E allora quella che inizia sarà la settimana delle cessioni: è stata presentata così con Foggia e Carrizo verso Pescara e Stendardo non lontano da un ritorno a Bergamo. Andrà poi risolto il caso Matuzalem e altri elementi dovranno essere piazzati. Se per le uscite i prossimi saranno giorni importanti, il mercato in entrata non vive fasi roventi, ma non è neanche del tutto fermo. Nomi sul taccuino ce ne sono tanti: alcuni sono stati scoperti, altri sono ancora top-secret. Xandao è vicino, Balzaretti resta l’obiettivo principale per la fascia. Non solo difensori. Anzi. La Lazio aspetta di capire quale sarà il futuro di Floccari e Zarate, se uno dei due dovesse andare via si tornerebbe su un attaccante, mentre a centrocampo la situazione è più intricata.

Al momento non sono previsti interventi, anche se Matuzalem è vicino all’addio e Onazi non può essere un sostituto pronto da subito. Poi c’è il caso Hernanes con le sirene del Milan che –da qualche ora- sono tornate a suonare preoccupanti. Un centrocampista, sono convinti in molti, servirebbe anche se a salutare fosse solo l’ex Saragozza. Se poi partisse anche Hernanes (serve un’offerta da almeno 20 milioni), allora un intervento sul mercato sarebbe inevitabile. Al momento, però, sono solo ipotesi, perché il Profeta si è detto felice a Roma e di offerte sul tavolo della Lazio non ne sono arrivate. Si parla di Milan, è vero, ma con 18 milioni più Mesbah, Hernanes non si muove. Per il suo gioiello Lotito vuole non meno di 20-22 milioni. Una cifra che, al momento, possono permettersi in pochi. A Galliani e Allegri il brasiliano piace, è un vecchio pallino del club di via Turati, ma di concreto, al 22 luglio, c’è poco. La Lazio aspetta, non ha intenzione di privarsi di Hernanes, lo farebbe solo a fronte di un’offerta irrinunciabile, 20 milioni che –in parte- andrebbero reinvestiti poi su un sostituto che, però, potrebbe avere caratteristiche diverse dal Profeta.

LA STORIA – In quest’ottica, uno dei nomi che piace in casa biancoceleste –secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione- è quello di Ivan Rakitic, centrocampista centrale in forza al Siviglia. Nato in Svizzera il 10 marzo del 1988, da genitori croati, il ragazzo si è subito dedicato al calcio, la grande passione di famiglia (il padre e il fratello maggiore sono stati calciatori). Il Basilea lo nota e non esita un momento a tesserarlo quando il ragazzo è appena sedicenne. Il debutto con la maglia rossoblu avviene nel settembre 2005, in Coppa Uefa, a soli 17 anni. Rakitic, però, si consacra nella stagione successiva (2006-2007), quando colleziona 42 presenze tra campionato e Coppa Uefa, segnando 11 gol. Finisce nel mirino dello Schalke 04 che lo acquista in estate per 5 milioni di euro. Con il club di Gelsenkirchen diventa uno dei migliori giovani emergenti d’Europa, si conquista la nazionale (sceglie di giocare per la Croazia, dopo aver indossato la maglia della selezione svizzera under 21) e le attenzioni di molti club. Talento e geometria, Rakitic è un centrocampista moderno: imposta il gioco, detta l’ultimo passaggio e sa inserirsi in zona gol. Difetti? Quella continuità che, troppo spesso, manca ai giocatori dell’est. Dopo quattro anni in Germania, nel gennaio 2011, Rakitic, ormai in scadenza con lo Schalke, passa al Siviglia che lo acquista a prezzo di saldo (1,5 milioni). I primi sei mesi in Andalusia sono folgoranti con 13 presenze condite da cinque gol, il croato è una colonna anche nell’ultima stagione (36 presenze) nella quale, però, non riesce a trovare la via del gol.

CONDIZIONI – È stato protagonista anche agli Europei. Slaven Bilic lo ha schierato in tutte e tre i match della prima fase, è un giocatore che ha sempre apprezzato, è uno dei perni della selezione croata. La Lazio ci pensa, quello di Rakitic potrebbe essere un nome da tenere d’occhio nelle prossime settimane, un rinforzo adatto per lo scacchiere di Petkovic se dovesse uscire qualche nome eccellente. Il Siviglia non lo considera incedibile. Il presidente, Josè Maria Del Nido, è pronto a sedersi al tavolo. Si parte da una richiesta di 9 milioni, ma è una somma trattabile, sarebbe comunque una plusvalenza importante e il mercato spagnolo è paralizzato dalla crisi. Il centrocampista, poi, è gestito dal gruppo che fa capo a Vinicio Fioranelli, agente tornato –negli ultimi mesi- in orbita Lazio ed è un elemento da non trascurare. Su Rakitic c’è il forte interesse di Spartak e Lokomotiv Mosca (squadra nella quale si è appena trasferito l’ex ct croato Bilic), squadre pronte a soddisfare la richiesta economica del Siviglia ma che allettano poco il giocatore. La Lazio potrebbe essere un’occasione ghiotta per lui, nato in Svizzera e cresciuto nel mito del calcio italiano.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]