Lazio-Panathinaikos 3-0: Kozak-Floccari portano i biancocelesti ad un passo dalla qualificazione

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Inizia con qualche tensione la tre-giorni-dal-derby Lazio-Panathinaikos, valevole per l’Europa League. Tifosi del Panathinaikos hanno innalzato il livello di tensione del match, aggirandosi nei dintorni dello stadio Olimpico, tenuti d’occhio dalle forze dell’ordine. La Lazio si presenta al match dopo la batosta di Catania con ampio turnover, recuperato Marchetti tra i pali, sulle corsie esterne agiscono Scaloni e il recuperato Radu, al centro l’inedita coppia Ciani e Cana. Il centrocampo biancoceleste presenta a schermo davanti al pacchetto difensivo Onazi, capitan Ledesma e il Tata Gonzalez, Zarate a supportare l’artiglieria pesante, Kozak e Floccari. Manca poco al derby, imperativo: innalzare il morale, fiaccato dalla trasferta siciliana. L’Olimpico regala un tris e sul fondo i rimpianti: quel che resta dell’antica gloria del Panathinaikos rende il pareggio ad Atene, se possibile, ancora più ingiustificabile.

MATCH – Pochi secondi e Onazi rischia il giallo per n brutto intervento a centrocampo.  Dopo 20′ di studio e di manovra Spyropoulos si invola sfuggendo a Scaloni, mette una palla bassa e veloce in mezzo che raggiunge per primo Radu, in anticipo su Tochè. Il primo tiro in porta di marca biancoceleste è una magia: spalle alla porta, Kozak si libera e lascia partire un delizioso lob che batte Karnezis. Esce il n.9 Tochè per Petropoulos, ma la Lazio è sopra. Il gioco viene a lungo interrotto per un brutto colpo involontario al viso, che lo costringe a rientrare con bendaggi. Primo giallo del match estratto dall’arbitro austriaco Schorgenhofer è ai danni di Chouchoumis per un brutto fallo su Onazi, per il resto la Lazio sembra accontentarsi del vantaggio, pronta a sfruttare gli spazi. Il primo tempo è agli sgoccioli, si invola Mauro Zarate, ma il suo cross teso viene deviato in angolo. La prestazione dell’argentino vive di palloni persi e qualche buona giocata. Poi il Pana fa harakiri per l’ennesima volta, dopo l’autogol di Seitaridis ad Atene. Dall’esterno retropassaggio greco verso il centro dell’area, Kozak non deve far altro che buttarla dentro per la doppietta personale.

I greci cominciano a giocare duro, la partita si innervosisce, ma l’arbitro manda tutti a prendere un tè caldo. Secondo tempo che ripropone lo stesso schema del primo, con Lazio in attesa e Pana che prova, inutilmente, a creare qualche pericolo a Marchetti. Minuto 56′, primo brivido vero del secondo tempo, con Zarate che pennella una punizione perfetta, che bacia l’esterno della rete, dando l’illusione del gol. Passano 2 minuti, e gli outsider d’attacco firmano il terzo gol: punizione di Zarate, sbuca Floccari che imperioso deposita in rete. Al 64′ dopo azione insistita di Zarate Onazi prova il giro pregevole: para Karnezis in due tempi. Esce Gonzalez, esausto, dentro il Profeta Hernanes. Al 71′ Cana si becca un giallo dopo aver “placcato” un giocatore del Pana. Prova la punizione dalla distanza Seitaridis, ma Marchetti para a terra. Prestazione maiuscola di Libor Kozaz, capace di tenere palla, creare spazi e concretizzare. Al 74′ prova Christodoulopoulos dalla distanza, senza velleità realizzative. Entra Klose al posto di Kozak, standing ovation per il ceco, protagonista assoluto del match.

Entra Lagos al posto di Zeca, la Lazio oramai pensa già al derby, il match non ha più nulla da dire, poco più di un allenamento. Spunta una bandiera giallorossa tra i tifosi greci, la Lazio passeggia sull’antico splendore del Pana. Entra anche Lulic per Ledesma, mentre Floccari delizia il pubblico con una girata al volo Lazio sempre più sola in testa al girone J, crescono i rimpianti alla vista di un Trifoglio senza pretese, debole nella manovra offensiva e modesto al limite del kamikaze nel pacchetto arretrato. Buona la prova dei Petkoboys delle retrovie, quelli che hanno trovato meno spazio: qualcosa di buono si è visto tra i piedi di Zarate, Floccari è tornato al gol che Kozak ha dimostrato ancora una volta di avere nel dna. Dietro Klose si sgomita, con la vittoria ad Atene la Lazio sarebbe virtualmente qualificata. La notte europea finisce tra gli applausi della Nord, che ricorda ai giocatori quel che conta davvero in riva al Tevere: vincere domenica, prendersi il derby.

TABELLINO:

Lazio (4-4-2): Marchetti; Scaloni, Ciani, Cana, Radu; Onazi, Gonzalez (22′ st Hernanes), Ledesma (35′ st Lulic); Zarate; Kozak (33′ st Klose), Floccari. A disp.: Bizzarri, Biava, Candreva, Hernanes, Mauri. All.: Petkovic.

Panathinaikos (4-3-3): Karnezis; Seitaridis, Chouchoumis (25′ st Mavrias), Vyntra, Spyropoulos; Velazquez, Vitolo, Christodopoulos; Zeca (31′ st Lagos), Toché (23′ Petropoulos), Owusu-Abeye; A disp.: Kapino, Fourlanos, Tryantafyllopoulos, Fornaroli, Barbarouses. All.: Ferreira.

Arbitro: Schorgenhofer (Aut)

Reti: 22′ Kozak, 40′ Kozak, 14′ st Floccari

Ammoniti: Vitolo, Velazquez, Seitaridis (P), Cana (L)

[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]