Lazio prosegue in Europa

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Serviva un miracolo da Zurigo, un regalo di Natale in salsa svizzera. Il Vaslui cade sotto i colpi della squadra di Fischer e quindi la Lazio si trova la strada spianata verso i sedicesimi anche perchè Diakitè si inventa uomo assist mentre Kozak e Sculli firmano una vittoria preziosa. Lo Sporting se l’è giocata, ha fatto il possibile ma la squadra di Reja è stata saggia, matura, ha aspettato il momento propizio e ha colpito. Margairaz e Buff, a Zurigo, hanno fatto il resto condannando i romeni e lanciando la Lazio. I biancocelesti volano ai sedicesimi di finale. Ad otto anni di distanza dall’ultima volta, la Lazio accede alla seconda fase di una competizione europea. Era il 2003 e c’era Mancini in panchina, sono passati anni, è ora di tornare a recitare un ruolo da protagonista in campo continentale.

LA CHIAVE – La pazienza con cui la Lazio affronta la partita anche quando il gol non arriva è da grande squadra. Mostruosa la prestazione di Diakitè che oltre a confermarsi muro in difesa, si rivela anche assist-man.

LAZIO – Non essere più padroni del proprio destino ma la voglia di vincere per crederci fino in fondo. Così la Lazio approccia alla gara contro lo Sporting, l’utlima della fase a gironi, con la speranza di vivere una grande notte. Reja deve fare i conti con l’emergenza e sceglie il 4-2-3-1 con Bizzarri che recupera tra i pali, Cavanda è la novità a destra con Diakitè e Biava centrali e Lulic che torna alle origini sull’out di sinistra. Cana e Ledesma formano la diga a centrocampo. Sculli, Hernanes e Cisse compongono il terzetto alle spalle di Kozak. Rocchi recupera e va in panchina.  La partenza della Lazio è incoraggiante e Kozak di testa sfiora la traversa su pennellata di Ledesma. I biancocelesti ci provano anche se non riescono a costruire grandissime occasioni, un brivido arriva al 23′ quando Sculli dirbbla Marcelo e poi cerca Kozak in area ma il ceco viene anticipato da Onyewu. I biancocelesti sono volenterosi anche se Cisse non riesce a pungere e Kozak spesso è troppo solo in avanti.  Diakitè è monumentale e l’unica sbavatura arriva sul finire di tempo quando Carrillo gli sfugge ed è bravo Cavanda a recuperare.

Poco prima Kozak aveva insaccato con un bel colpo di testa su cross di Lulic. Un gol importante e che scaccia qualche timore di non sbloccare la partita. Il primo tempo finisce così e la ripresa comincia senza cambi. Lo Sporting parte forte e al 47′  Bojinov impegna Bizzarri che è attento. Passano pochi minuti e Diakitè s’inventa una discesa di 50 metri con tanto di assist d’oro per Sculli che tutto solo davanti al portiere insacca il 2-0. Con il doppio vantaggio la Lazio gioca sul velluto e ancora Sculli impensierisce Marcelo con un tiro al volo. Poco prima Cana era uscito per un risentimento muscolare e al suo posto era entrato Gonzalez. Una scarica di adrenalina scuote l’Olimpico quando lo Zurigo passa in vantaggio contro il Vaslui. La partita scorre con poche emozioni, una di queste è l’esordio di Zampa a un quarto d’ora dal termine che prende il posto di Hernanes. C’è spazio per Klose All’87’ c’è gloria anche per Albano Bizzarri che sventa una punizione di Bojinov con un grande intervento. Il più bel regalo di Natale arriva da Zurigo perchè il Vaslui viene battuto 2-0 dai padroni di casa e lascia campo alla Lazio che vola ai sedicesimi di finale. Gli svizzeri, dunque, onorano la competizione e i biancocelesti tornano ad una seconda fase di una competizione europea dopo otto anni. Reja può sorridere e con lui tutta la Lazio.

SPORTING – Già qualificato, addirittura come primo, lo Sporting scende a Roma in formazione rimaneggiata perchè un occhio, ma forse tutti e due, vanno al campionato e all’impegno di domenica contro l’Academico. Paciencia dà spazio in porta al numero 12 Marcelo e al centro della difesa al giovane Ilori (classe ’93). Quello scelto dal tecnico portoghese è un 4-4-2 molto offensivo con Carrilo e Martins sulle ali e Rubio con Bojinov in avanti. Nonostante la qualificazione in tasca la squadra biancoverde non sta a guardare e Carrillo mette in difficoltà Lulic in qualche occasione.  La ali Carrillo e Andrè Martins sono due spine nel fianco e al 21′ proprio da un’iniziativa di Martins nasce un tiro di Rubio che non finisce lontano dal palo. I Leoni ci provano in contropiede ma non si rendono particolarmente pericolosi, fino a quando al 42′ Kozak sfrutta un cross di Lulic e insacca il vantaggio laziale. La ripresa vede gli stessi effettivi del primo tempo e al 47′ è Bojinov a chiamare Bizzarri alla grande parata. Non passa molto e Diakitè dopo una grande percussione serve Sculli che fa 2-0. I portoghesi giocano a ritmi blandi, le offensive sono poco ficcanti, il più vivo è Bojinov che evidentemente sente aria di Italia e si esalta. Proprio il bulgaro stuzzica Bizzarri con una punizione. E’ l’ultimo squillo, lo Sporting vola con la Lazio ai sedicesimi di finale.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]