Lazio-Siena: Petkovic parte dal 4-4-2

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Quattro difensori, quattro centrocampisti e due attaccanti. Il calcio moderno ha conosciuto nel tempo tanti amori – 4-3-3, 3-5-2, 4-2-3-1 ecc. – ma ha giurato fedeltà eterna a un solo modulo, il 4-4-2. Per molti suona come la soluzione più facile cui ricorrere, quella buona se non si hanno grosse idee da mettere in pratica. Un allenatore spesso viene considerato innovativo se utilizza speciali alchimie tattiche e se, soprattutto, abolisce il 4-4-2. In questa Lazio delle prime sgambate, Vladimir Petkovic ha invece scelto proprio il più classico dei classici per cercare di innovare a modo suo.

Nelle prime tre uscite stagionali – Auronzo, Top 11 e Montebelluna – i giocatori biancocelesti hanno ripreso confidenza con un sistema di gioco, negli ultimi tempi, un po’ abbandonato. Nella scorsa stagione, Edy Reja aveva applicato il più delle volte il 4-2-3-1, anche perché, senza più Djibril Cisse in squadra, spesso gli risultava complicato immaginare un compagno d’attacco valido e adatto per Miroslav Klose. Ora in maglia biancoceleste è tornato Mauro Zarate, uno che nel 4-4-2 ci sguazza tranquillamente. Con questa disposizione in campo, l’argentino è libero di fare da raccordo tra il centrocampo e la punta centrale, decidendo di volta in volta se recuperare la palla più indietro oppure aspettarla largo in attacco. Con Il tedesco ancora in vacanza, i compagni di reparto di Maurito sono stati sia Libor Kozak che Tommaso Rocchi, ma la sostanza per lui è la stessa. Anche sulla linea mediana, Petkovic sembra seguire la corrente di pensiero secondo cui è il modulo che deve adattarsi agli uomini e non il contrario.

Come Zarate, anche Hernanes predilige lo schieramento classico, all’interno del quale può giostrare come regista, anziché come trequartista. Sui lati, Antonio Candreva e Senad Lulic hanno inoltre il compito di spingere per servire i cross in area o, a scelta, accentrarsi e scaricare a rete. In difesa, infine, per i giocatori laziali il modulo a tre sembra essere più allergico del polline a fine maggio. Ecco quindi che l’innovazione che intende apportare il nuovo tecnico biancoceleste passa per ora dal modulo per antonomasia. In seguito, magari, smentirà tutti, adottando una soluzione tattica diversa, come per esempio il 4-2-3-1. Sicuramente è una variante che potrà utilizzare in corso d’opera. Per adesso, comunque, Petkovic propende per il 4-4-2. Oggi pomeriggio, alle 17.30, riproporrà lo stesso modulo contro il Siena. Anche perché, per lui, la vera innovazione sta nell’atteggiamento in campo, nella necessità di correre tutti e undici per recuperare la palla e nella bravura nel tenere il possesso una volta recuperata. Niente lancioni lunghi dalla difesa, ma scambi corti e veloci. Per fare questo, il 4-4-2 basta e avanza.

PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-SIENA (Ore 17.30)

LAZIO (4-4-2): Marchetti; Konko, Scaloni, Dias, Zauri; Gonzalez, Cana, Hernanes, Lulic; Kozak, Zarate. A disposizione: Carrizo, Berardi, Cavanda, Biava, Stendardo, Garrido, Candreva, Ledesma, Onazi, Floccari, Rocchi. Allenatore: Vladimir Petkovic

SIENA (3-5-2): Pegolo; Paci, Contini, Terzi; Mannini, Vergassola, D’Agostino, Valiani, Del Grosso; Larrondo, Bogdani. Allenatore: Serse Cosmi

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]