Lazio-Torino 1-1: primo pareggio per i biancocelesti, Mauri risponde a Glik

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ROMA – La fredda e bagnata serata dell’Olimpico non decreta né vincitori né vinti: il dolcetto o scherzetto della notte di Halloween si rivela essere il primo pareggio in campionato per la Lazio di Petkovic. Prima del fischio d’inizio, un pre-partita annacquato, il manto erboso dell’Olimpico pericolosamente simile alle vicine piscine del Coni, lo spettro del rinvio. Roma però non è New York, il temporale che si è abbattuto sulla Capitale non è il ciclone Sandy. Così Lazio-Torino ha inizio. Sul fronte biancoceleste, Vladimir Petkovic rispetta i proclami offensivi della vigilia: soluzione 4-4-2, con Tommaso Rocchi – all’esordio stagionale dal primo minuto – partner d’attacco di Miroslav Klose. A centrocampo, spazio ai muscoli di Lorik Cana, in coppia con Alvaro Gonzalez. Il Torino di Giampiero Ventura risponde con il suo marchio di fabbrica, un 4-2-4 in cui trova posto a sorpresa Mario Santana, con Alen Stevanovic che si accomoda in panchina.

PRIMO TEMPO – La Lazio parte subito convinta. Su lancio di Stefano Mauri, Tommaso Rocchi scatta sulla linea del fuorigioco, ma viene fermato ingiustamente dall’assistente di Giannoccaro. Il Torino, però, ha una pronta reazione: al 9′ una deviazione su un tiro di Sgrigna fa scorrere un brivido gelido lungo la schiena di Albano Bizzarri. Purtroppo per la Lazio, però, è solo il prologo alla rete del vantaggio granata. Sul conseguente calcio d’angolo, lo stesso Sgrigna serve un pallone perfetto per la testa di Kamil Glik: il numero 25 ha gioco facile a spingere la palla in rete, lasciato solo da una difesa laziale disattenta. Gli uomini di Petkovic – con qualche difficoltà in fase d’impostazione – cercano subito di ristabilire il match sui binari giusti: al 23′ una punizione di Antonio Candreva fa sibilare il pallone vicino al palo destro di Gillet. La Lazio – priva di Ledesma e Hernanes – mostra però evidenti lacune nel produrre un gioco fluido. Ci pensa al 26′, allora, ancora Candreva a prendere in mano le redini: pallonetto che manda in porta Mauri, il centrocampista brianzolo si allarga troppo e calcia poco fuori dal palo sinistro.

Il forcing della Lazio sale via via di tono, con i biancocelesti che cercano ripetutamente la via del cross. A scaldare le mani di Gillet, al 32′, è il solito Candreva, con un gran tiro da fuori deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner, il numero 87 imbecca la testa di Klose: l’incornata del tedesco termina di poco al lato. Da questo momento, il forcing laziale si trasforma in un vero e proprio arrembaggio, che però non produce l’effetto sperato: la manovra è macchinosa, con il Torino tempestivo a chiudere gli spazi e a vincere la gran parte dei contrasti. La Lazio non va mai veramente vicina al gol, eccezion fatta per un tiro a giro di Gonzalez (43′), che termina non troppo alto sopra la traversa del numero una torinista. L’ultimo sussulto del primo tempo, tuttavia, è nel segno del Toro: sull’onda del contropiede, Sgrigna serve Cerci da solo davanti a Bizzarri; la poca freddezza da cecchino, però, grazia la porta biancoceleste.

SECONDO TEMPO – L’incontro riprende con gli stessi undici in campo. Petkovic dispone però il suo centrocampo a rombo: Cana vertice basso, Gonzalez largo a destra, Candreva esterno a sinistra e Mauri dietro le due punte. La Lazio cerca subito di imprimere il proprio ritmo, prestando però il fianco alle ripartenze del Torino. I primi minuti scorrono senza nessun’azione degna di nota, fino al 54′ Sgrigna non scodella al limite dell’area piccola per Santana: il colpo di testa del numero 7, però, è debole e non desta troppe preoccupazioni a Bizzarri. Ecco però che, quasi a sorpresa, i biancocelesti acciuffano il pareggio al 56′: una bella triangolazione Mauri-Candreva permette al centrocampista brianzolo di calciare di sinistro dal limite dell’area e battere Gillet. Subito dopo la rete dell’1-1, i due tecnici operano il primo cambio: Ventura manda in campo Stevanovic per Santana, mentre Petkovic sostituisce Gonzalez con Cavanda. Il centrocampo della Lazio si alterna tra il rombo e il più canonico 4-4-2, con Lulic avanzato a centrocampo, Candreva largo a destra e Mauri che si muove da elastico tra la mediana e la trequarti.

Al 61′ Tommaso Rocchi manca di poco l’apoteosi: imbeccato da un perfetto passaggio filtrante di Konko, il capitano laziale smarca Gillet, ma deposita al lato della porta avversaria. Ancora il numero 9 protagonista, appena due minuti: Rocchi difende caparbio il pallone e lo serve a centro area per Mauri, che però calcia troppo debole per impensierire Gillet. Al 65′ episodio abbastanza dubbio in area di rigore granata: Klose scarica il pallone per un compagno e viene atterrato in modo abbastanza netto da Glik; Giannoccaro però lascia correre. Il match si trasforma sempre di più in un assedio biancoceleste, con Rocchi che va ancora a un passo dal gol: su lancio di Konko, Mauri fa da sponda per il capitano laziale, che calcia a botta sicura; il pallone però impatta sulla schiena di Guillermo Rodriguez. La gloria per Rocchi non vuole arrivare: al 73′ un suo tiro dal centro dell’area finisce alto. E’ l’ultima occasione per il numero 9: un secondo dopo, Petkovic lo sostituisce con Sergio Floccari. Al 75′ è Lulic a tentare la via del gol, con un tiro da fuori area che si alza centralmente sopra la traversa di Gillet. Il Torino non rinuncia però alla possibilità di ritornare in vantaggio: al 78′ un cross basso di Cerci dal limite dell’area costringe Biava a una provvidenziale deviazione. La squadra di Ventura è brava a compattarsi in difesa, offrendo pochi spazi ai biancocelesti. All’84 un esausto Candreva lascia spazio a Cristian Brocchi, mentre il Torino risponde con Birsa al posto di Cerci. Con il match che si avvia verso la conclusione, è sempre la Lazio a tentare il colpo vincente. Gli ultimi minuti non regalano particolari emozioni, tranne un’ammonizione a Klose, accolta da un boato dei tifosi biancocelesti: il tedesco, in diffida, salterà infatti il match di Catania, evitando il rischio di essere assente al derby per squalifica. Nei quattro minuti di recupero decretati dal quarto uomo, il pareggio si materializza con contorni sempre più netti. Il fischio finale di Giannoccaro trova l’amarezza biancoceleste per un’occasione sprecata. Ora la squadra di Petkovic è attesa dal tour de force Catania-Roma-Juventus: due punti in più stasera avrebbero fatto sicuramente comodo.

TABELLINO – LAZIO-TORINO 1-1

Lazio (4-4-2): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Lulic; Candreva (85′ Brocchi), Cana, Gonzalez (58′ Cavanda), Mauri; Rocchi (74′ Floccari), Klose. In panchina: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Stankevicius, Zauri, Scaloni, Radu, Onazi, Kozak. All. Petkovic

Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci (86′ Birsa), Bianchi, Sgrigna (61′ Meggiorini), Santana (58′ Stevanovic). In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi, Diop. All. Ventura

Arbitro: Giannoccaro
Assistenti: Petrella, Grilli
Quarto uomo: Giordano
ADD1: Massa
ADD2: Merchiori

Reti: 10′ Glik (T); 57′ Mauri (L)

Ammoniti: Rodriguez (T), Cana (L), Biava (L), Klose (L)

Recuperi: 1′ p.t.; 4′ s.t

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]