Lazio: tre sfide decisive per il futuro di Petkovic

229

logo-lazioUn inizio di stagione difficile come non si vedeva da tempo per la Lazio 2013/14. La squadra biancoceleste non sta riuscendo a ripetere le partenze lanciate delle ultime stagioni ed inevitabilmente il vortice delle polemiche ha coinvolto anche Vladimir Petkovic. Una situazione irreale se si pensa che solo sei mesi fa era alla guida della squadra che sconfiggendo la Roma conquistava la Coppa Italia. Nel calcio come nella vita non si vive di ricordi e il mister di Sarajevo lo sa bene. Come sottolinea l’edizione odierna de La Repubblica, per l’allenatore saranno decisive le tre sfide contro Legia Varsavia, Napoli e Torino che, qualora andassero male, potrebbe anticipare un addio probabile già a Natale. Troppi moduli provati e una squadra che non sembra seguire completamente il proprio mister. Nel lungo confronto di lunedì Petkovic ha avuto conferme che i giocatori sono con lui e che non gli remano contro, ma in campo non arrivano le risposte sperate. Domani c’è l’ Europa League competizione in cui i capitolini riescono ad esprimersi meglio rispetto al campionato (10 vittorie, 7 pareggi e solo una sconfitta in 18 gare disputate) e che potrebbe diventare l’obiettivo principale della stagione.

La vera novità rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, come viene evidenziato in un articolo odierno sia dal Corriere dello Sport che dalla Gazzetta dello Sport, è che in caso di qualificazione anticipata ai sedicesimi di finale della competizione europea (basta vincere a Varsavia o che l’Apollon non batta il Trabzonspor) l’addio di Petkovic potrebbe arrivare già venerdì. Sullo sfondo c’è sempre la Svizzera che vorrebbe affidargli la panchina dopo i Mondiali. Ormai per il ruolo di ct della Nazionale elvetica è sfida a due con Tami, mister dell’Under 21 rossocrociata, con il bosniaco favorito. La decisione della Svizzera, annunciata entro la fine del 2013, potrebbe giungere, dopo che la Federazione si sarà riunita, già domani e potrebbe portare a conseguenze immediate. L’annuncio dell’accordo con il bosniaco potrebbe essere controproducente come era accaduto con Eriksson, accusato nel 2001 di pensare troppo all’Inghilterra. La separazione consensuale anticipata sarebbe per evitare che Petkovic finisca nel vortice delle inevitabili polemiche che una scelta del genere comporterebbe (specie in presenza di risultati non soddisfacenti da parte della Lazio). “Addio consensuale? No comment”, liquida Mueller, avvocato di Vlado sulle pagine dell’edizione odierna de Il MessaggeroSe si arrivasse al divorzio si correrebbe ai ripari e sono tanti i nomi accostati alla panchina biancoceleste per l’immediato con Reja, Bollini, Doll e Trapattoni davanti a tutti e con i primi due favoriti. Si tratterebbe di una scelta per portare la squadra fino a giugno quando poi si valuteranno altre strade che potrebbero portare ad Allegri o a Yakin, nomi che stuzzicano la dirigenza capitolina, con l’attuale allenatore del Basilea favorito.

[Antoniomaria Pietoso – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]