Lazio-Udinese 2-2: gara equilibrata, disattenzioni pagate a caro prezzo

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Una sfida lunga un anno prima per la Champions e adesso chissà. Lazio e Udinese danno vita ad una partita intensa e divertente. I biancocelesti giocano un primo tempo a due facce e acciuffano il pareggio allo scadere. Nella ripresa Reja corregge qualcosa e la Lazio dà la sensazione di poter vincere quando Klose segna e lo stesso tedesco ed Hernanes sfiorano il tris ma, poi, Pinzi segna il gol dell’ex e gela il pubblico di fede laziale. Kozak sul filo di lana non trova il gol della vittoria e Guidolin esce dalla fredda notte dell’Olimpico con un punto che vale tanto. Reja, però, può essere soddisfatto: la Lazio ha messo sotto per larghi tratti gli avversari e avrebbe meritato la vittoria. Mercoledì con il Chievo servirà una prova simile e allora il Natale potrebbe essere sì molto dolce.

LA CHIAVE – La partita viaggia sui binari dell’equilibrio, ma è la Lazio a dare la sensazione di maggior forza e pericolosità. I biancocelesti, però, pagano caro due disattenzioni difensive.

LAZIO – L’anno scorso il match contro l’Udinese valeva la Champions, quest’anno forse qualcosa in più. Reja e Guidolin guidano le sorprese del campionato e la partita dell’Olimpico scrive un altro capitolo della sfida che va avanti dalla passata stagione. Il tecnico di Gorizia rivoluziona la Lazio e torna alla difesa a tre con il rientrante Dias, Diakitè e Radu davanti a Bizzarri. Cavanda e Sculli sono i tornanti, Ledesma il perno con Gonzalez e Lulic intermedi. Klose e Rocchi formano la coppia offensiva. Atteggiamento speculare a quello friulano dunque, con un centrocampo folto e dinamico in cui Gonzalez e Lulic hanno il compito di cucire e attaccare gli spazi. La Lazio parte bene, Cavanda e Sculli aggrediscono bene le fasce e mettono in difficoltà Basta e Pasquale. I biancocelesti sono propositivi anche se manca l’ultimo passaggio e quindi le occasioni non sono molte. Al 28′, però, arriva la doccia gelata con Floro Flores che sfrutta al meglio un cross di Pasquale e di testa batte Bizzarri. Gol immeritato quello dei bianconeri che passano con il minimo sforzo. Male nell’occasione la difesa della Lazio che si fa trovare nettamente impreparata. Il gol dell’Udinese è una botta che la Lazio accusa anche perchè adesso Isla e compagni possono agire in contropiede. La Lazio arretra, si fa fatica a creare gioco perchè nessuno a centrocampo sa accendere la luce e allora al 43′ ci pensa Lulic: il bosniaco riceve palla da Gonzalez, prende la mira e lascia partire un destro a pelo d’erba che non lascia scampo ad Handanovic. E’ l’ultimo sussulto del primo tempo. La Lazio trova un pareggio che è oro grazie al migliore in campo nella prima frazione. Al rientro non c’è Cavanda che era calato con il passare dei minuti, al suo posto Scaloni. L’avvio laziale è veemente e al 51′ Klose firma il nono gol in campionato con un destro al volo (sporcato da Ferronetti) che beffa Handanovic. La Lazio è viva, Gonzalez lancia Rocchi ma il tiro è debole. Al 19′ episodio dubbio perchè Benatia, già ammonito, atterra da dietro Lulic e il secondo giallo ci starebbe tutto. Un minuto dopo esce Rocchi ed entra Hernanes.  Il Profeta si fa subito vedere perchè imbecca Klose in maniera perfetta ma il tedesco questa volta grazia Handanovic. Ci prova anche Hernanes ma il portiere friulano para bene. Sul capovolgimento di fronte Di Natale imbecca Pinzi che sfrutta un errore di Diakitè (non sale) e batte Bizzarri.  La Lazio non molla anche se l’Udinese è sempre viva: Diakitè prova ad avventarsi su un pallone scodellato da Ledesma ma viene anticipato. Reja inserisce Kozak per Sculli (ottima prova). Ledesma non è ispiratissimo e a volte si prende qualche fischio dall’Olimpico. All’ultimo secondo Klose serve Gonzalez che crossa teso in mezzo dove Kozak a porta vuota non trova il pallone per pochi centimetri. E’ l’ultima occasione di un secondo tempo giocato benissimo della Lazio che ha pagato l’unica disattenzione difensiva della frazione. Un pareggio che non lascia soddisfatti ma dà comunque la sensazione di una squadra viva e coriacea. L’Udinese rimane avanti ma la Lazio c’è.

UDINESE – Tanti impegni e le forze da gestire, anche perchè mercoledì al “Friuli” cala la capolista Juventus. Guidolin arriva a Roma per una sfida importante, sentita che è il seguito della battaglia che l’anno scorso portò i bianconeri in Champions. Il tecnico di Castelfranco non sconfessa il suo credo e rimane fedele al 3-5-2: c’è Benatia con Ferronetti e Danilo in difesa. Pasquale gioca al posto del diffidato Armero. In Attacco non c’è Di Natale e quindi spazio a Floro Flores e Torje. L’avvio non è dei migliori, i friulani non riescono a imbastire una manovra degna di nota e solo Asamoah al 13′ prova a impensierire Bizzarri. La squadra di Guidolin sembra voler aspettare, attende la prima mossa della Lazio e al 28′ colpisce con Floro Flores lesto a insaccare di testa un cross di Pasquale. Il vantaggio galvanizza l’Udinese che ci prova anche con Isla ma è bravo nell’occasione Radu a ribattere con il corpo. E’ un meccanismo perfetto quello dei friulani che non accusa l’assenza di Armero e Di Natale, Guidolin ha dato vita ad una squadra che gioca bene a calcio anche se a volte pecca d’ingenuità e quindi al 43′ nessuno della difesa esce su Lulic che ha il tempo di mirare e battere Handanovic dai 20 metri. La ripresa parte con gli stessi effettivi. Ma è l’atteggiamento ad essere diverso e la Lazio passa dopo sei minuti con un tiro al volo di Klose deviato da Ferronetti. I biancocelesti premono, Benatia (già ammonito) viene graziato da Mazzoleni che non sanziona con il giallo un fallo da dietro del difensore marocchino su Lulic.  Guidolin non è convinto e allora inserisce Di Natale e Abdi per Basta e Torje. E con l’ingresso del napoletano la manovra trae beneficio. Proprio il numero 10 imbecca in profondità Pinzi che davanti a Bizzarri rimane freddo e insacca il gol dell’ex. L’Udinese è pericolosa in contropiede soprattutto a destra con Isla. Guidolin si copre, inserisce Domizzi per Floro Flores. A dieci secondi dalla fine Kozak sfiora il gol ma i friulani portano via un punto d’oro che tiene la Lazio dietro e permette di agganciare il Milan e rimanere a due punti dalla Juve e mercoledì c’è lo scontro diretto.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]