Le occasioni perdute da Comotto, Reja, Iachini e Ibrahimovic

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Che strana moralità, che strano modo di pensare nel nostro Paese. Gli ultimi Lazio-Inter, l’ultima giornata di campionato del Milan degli ultimi 20 anni, lo 0-0 di Chievo-Sampdoria di 8 giorni fa, le arrendevoli partite del Bologna a Brescia e col Napoli, passano serenamente sotto silenzio.

E guai al Bari se fa il suo dovere, 5 punti tra Milan Parma e Catania nell’ultimo mesetto. E guai al travagliato Palermo di questi tempi, se pensa di aver già vinto al 90′ e prende 2 gol dal Cesena nei minuti di recupero (che se volessi taroccare una partita, ci penserei nell’ora e mezza precedente e non nei 450 secondi finali…).

Iachini si arrabbia per questa arrendevolezza presunta dei siciliani, ma non lo ha fatto dopo il 3-1 della sua squadra al Bologna 9 giorni fa e nessuno si è permesso di dire che il Cagliari abbia calato le braghe, nella situazione di classifica serena in cui si trova, ancora contro il suo Brescia. Mentre il presidente del Napoli ha smesso di starnazzare che “Calciopoli non esiste più” (autunno 2010), “Il palazzo non ama il Napoli” (gennaio 2011), “Vogliamo essere tutelati (“febbraio 2011”), probabilmente ammorbidito dai regalini ricevuti dalla sua squadra a Parma e con la Lazio in casa, immediatamente la staffetta – già passata di mano in mano, in questa stagione, da un presidente all’altro – la prende Reja che parla con sarcasmo di “Roma molto fortunata” e 4° posto della sua Lazio a rischio soltanto per questo. Ogni partita è una caccia alla strega con in bocca un fischietto, per celare le proprie magagne, spostare le ire dei propri tifosi (e accenderli), accampare alibi per i gol sbagliati e quelli subìti.

Al proposito, Fiorentina-Milan ha offerto un campionario esemplare di ragli alla luna: Comotto non si è arreso nemmeno alla mitragliata di replay che lo hanno mandato in onda mentre, in area rossonera, agganciava di spalle per un braccio e buttava giù Seedorf. Per lui, miope e testardo, era rigore netto, “si tutelano le grandi” e forse è anche per questo modo di comportarsi che lui in una grande non ci giocherà mai.

Stessa opportunità fallita da Ibrahimovic: gli sportivi veri avevano trovato decisamente eccessiva la squalifica di 3 giornate per quello schiaffo sul fianco del barese Rossi (il quale ogni domenica becca scappellotti da chiunque…), i suoi improperi contro il guardalinee a Firenze hanno ravvivato il sospetto che forse invece è giusto dargli una regolata con altre 3 giornate, visto che da solo non riesce a placarsi. Milan Lazio Napoli e Brescia hanno centrato risultati positivi nel weekend, perdendo – a causa di alcuni loro protagonisti – l’occasione di fare anche bella figura. Un caso: nel senso che tanto nel prossimo weekend e in quelli dopo, a turno, continueranno ad essere in numerosa, sgradevole compagnia.

[Luca Serafini – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]