L’ex laziale Carrizo: “giochiamo pensando solo al Catania, con l’idea di raggiungere il nostro obiettivo”

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Il suo nome a Roma è associato a una grossa delusione. L’avventura di Juan Pablo Carrizo alla Lazio lascia ancora l’amaro in bocca, soprattutto in chi l’aveva ammirato nel River Plate: un portiere forte, affidabile, che prometteva di rinverdire la tradizione biancoceleste dei grandi portieri. L’attesa per il suo arrivo aumentò ancora di più quando, per motivi legati al suo status da extracomunitario, fu costretto ad arrivare a Formello con un anno di ritardo. Nel frattempo la Lazio ripiegò su Fernando Muslera, ma le prestazioni poco convincenti dell’uruguayano convinsero l’allora tecnico laziale Delio Rossi ad affidarsi al veterano Marco Ballotta. Ironia della sorte, la stagione successiva fu proprio Muslera ha prendersi la porta biancoceleste, con Carrizo che andò in prestito prima al Real Zaragoza, poi, l’anno seguente, al River Plate, nel campionato che ha sancito la prima retrocessione nella storia del glorioso club argentino. Carriera segnata e, per certi versi, maledetta? A un certo punto sembrava andassero così le cose per JP. Ma, come nelle belle favole, per l’arquero di Villa Constitución è arrivata Catania a farlo rinascere.

In Sicilia è diventato in poco tempo titolare, collezionando da febbraio 13 presenze. Le “carrizate” sono diminuite in maniera drastica e le sue parate hanno contribuito alla grande stagione deigli etnei. Domenica la squadra di Montella ospiterà l’Udinese, divenendo così l’ultima speranza che ha la Lazio per qualificarsi in Champions League. Il suo connazionale ed ex compagno di squadra Lionel Scaloni si è detto sicuro che Carrizo fermerà i bianconeri. Certamente JP ce la metterà tutta: “Fa piacere sentire queste parole dai miei amici – ha dichiarato il portiere argentino in un’intervista al Corriere dello SportSpero di fare una buona prestazione contro l’Udinese, ma soprattutto spero che la faccia la squadra. Se poi daremo una mano alla Lazio… questo è il calcio, dai una mano a qualcuno e penalizzi qualcun altro. Noi però giochiamo pensando solo al Catania, con l’idea di raggiungere il nostro obiettivo“.

Alle pendici dell’Etna, Carrizo ha trovato di nuovo il suo habitat ideale: “Catania per me rappresenta realmente una rinascita. E’ stata una seconda occasione importantissima per la mia carriera, sono felice di essere qui in Sicilia, sognavo questo momento… A Catania ho trovato la cosa più importante: la fiducia delle persone che mi seguono, che mi stanno accanto. La fiducia della società, dei tecnici e dei compagni. Mi mancava“. Tutte condizioni che, secondo lui, non ha avvertito a Roma: “Ho avuto poco tempo per farmi conoscere, nella Lazio ho giocato solo sei mesi, avevo bisogno di fiducia, di qualcuno che mi desse delle spiegazioni, non avevo questo qualcuno…

Poi cresci, vai avanti, ti alleni, impari e al momento giusto arriva l’opportunità migliore per dimostrare chi sei veramente. La mia opportunità è arrivata a Catania e di questo sono felice”.  Il campionato degli uomini di Montella è stato eccezionale, con una salvezza conquistata con larghissimo anticipo, ma con un traguardo che non vogliono farsi mancare: “Ogni volta che scendi in campo devi avere delle motivazioni, noi vogliamo raggiungere l’obiettivo fissato a inizio stagione, i 50 punti, e per farlo serve una vittoria. Il Catania ha voglia di festeggiare insieme ai suoi tifosi che sono sempre meravigliosi“. Sabato scorso, Carrizo ha già fatto un bel regalo ai tifosi biancocelesti, parando un rigore a Francesco Totti e contribuendo a fermare i giallorossi: “E’ stata una grande emozione, Totti è un campione e ricorderò sempre quel momento, quella parata“. Anche contro i suoi ex compagni – in occasione della sconfitta dei biancocelesti al Massimino per 1-0 – non ha però risparmiato grandi parate: “Fu una partita importante. La Lazio è la squadra che mi ha lasciato andare via, a Roma non hanno avuto fiducia in me o forse non hanno avuto la possibilità di fidarsi. Io però avevo voglia di giocare e sono contento di aver vinto quella partita. Ma c’è una cosa che mi rende felice più delle altre: volevo farmi apprezzare a Catania, ci sono riuscito“. Ora Carrizo sogna di nuovo la Nazionale albiceleste: “Sempre, non smetto di pensarci. La Nazionale è il sogno di ogni giocatore. Ma l’importante per adesso è fare bene con il Catania, solo così potrò sperare in una nuova convocazione“.

L’obiettivo per lui, ovviamente, è avere modo di continuare a fare bene in Sicilia: “Mi trovo benissimo qui e spero che il Catania faccia qualcosa per me a fine stagione. Finalmente ho trovato continuità di gioco, la tranquillità necessaria per esprimermi al meglio, per far vedere chi sono anche in Italia“. La società catanese eserciterà con tutta probabilità il diritto di riscatto, a due milioni di euro. La Lazio lo pagò 7 milioni, per un investimento che, come detto, si è rivelato una scommessa persa. Nel presente e nel futuro di Carrizo ora c’è il Catania: la speranza è che domenica contro l’Udinese sbarri la porta, facendo un grande favore ai suoi ex compagni.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]