Livorno-Cagliari 1-1: Ibarbo risponde a Luci, pari che accontenta

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logo-cagliariAl Picchi di Livorno finisce 1 a 1. Terzo pareggio consecutivo dopo Fiorentina e Sampdoria. Contro il Livorno scende in campo un Cagliari dai due volti, lento e macchinoso nel primo tempo, grintoso e determinato nel secondo. Se è vero che i rossoblù nel complesso avrebbero meritato i tre punti, è da sottolineare come in diverse occasioni siano stati poco lucidi nel concludere a rete al momento decisivo (basti pensare ai due contropiedi nella ripresa quando Ekdal e Ibarbo soli contro Bardi hanno concluso l’azione in maniera inspiegabile). Mister Lopez sceglie di far riposare alcuni dei titolari (Avelar al posto del giovane Murru e Nenè dal primo preferito a Pinilla e Sau) e schiera Ekdal al posto dell’infortunato Cossu nel ruolo di trequartista. Il gioco del Cagliari si vede a pieno ritmo nella ripresa, dove scendono in campo solo i rossoblù. Nel primo tempo invece qualche incertezza, come quella in occasione del vantaggio livornese. Complessivamente i meccanismi ruotano e la squadra c’è,  però è ragionevole pensare che la squadra meriti i tre punti visto il calcio espresso. I rossoblù devono essere più cinici perché se è vero che le occasioni vengono create, queste devono anche essere realizzate. Stasera è difficile vedere se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, si lascino al tempo le dovute considerazioni. Domenica ci sarà l’Inter e sarà un banco di prova decisivo per le aspirazioni rossoblù.

La cronaca – La partita inizia con le due squadre che si studiano a vicenda. Al minuto 8’ buona occasione per i rossoblù: Nainggolan ben imbeccato da Nenè si ritrova in area a tu per tu con Bardi, decisivo l’intervento di Schiattarella che in scivolata devia in angolo. Il Cagliari si affida inizialmente alle giocate di Ibarbo, non particolarmente ispirato nel primo tempo, e alle sponde di Nenè, con i vari centrocampisti (Nainggolan ed Ekdal in primis) pronti ad inserirsi in area di rigore per concludere a rete. Mentre il Cagliari inizia ad affacciarsi con insistenza dalle parti di Bardi, il Livorno trova il vantaggio al 22’. Errore in costruzione da parte della retroguardia rossoblù che regala il pallone al centrocampo livornese, palla ad Emeghara che con l’involontaria complicità di Avelar serve Luci che indisturbato segna il vantaggio amaranto. Un minuto più tardi l’autore del goal Luci prende il primo cartellino della partita. Il Cagliari non ci sta e prova a rialzare la testa. Al 29’ mancato rigore per il Cagliari: punizione di Conti che viene deviata con il braccio largo da Coda, Pairetto sorvola sull’episodio, nonostante il braccio sia ampiamento distante dal corpo. Partita molto fisica, ben 4 gli ammoniti nel primo tempo: Luci, Duncan, Ibarbo e Dessena. Al 35’ buona occasione per Avelar, che dopo aver saltato gran parte della difesa amaranto, calcia centrale. Sul finire di tempo, rete annullata al Livorno per posizione irregolare di Emeghara.

La ripresa è tutta rossoblù. Mister Lopez negli spogliatoi suona la carica e in campo si vede una squadra più grintosa ma soprattutto più determinata. Determinazione e cinismo che si vedono al minuto 53’. Capitan Conti defilato sulla fascia con un tocco di tacco delizioso serva la corrente Perico che crossa in mezzo, Nenè tocca leggermente per Ibarbo che con una zampata spedisce la palla in rete per il pareggio rossoblù. Il Cagliari prende il coraggio e grinta ed inizia un assedio nella metà campo livornese. Da qui al 40’ si vedranno solo i rossoblù. Al minuto 56’ Ekdal lanciato in area viene chiuso dalla scivolata decisiva di Ceccherini.  Due minuti più tardi fuori Dessena, oggi un po’ spento, e dentro Matias Cabrera. Il Cagliari ci prova anche da calcio piazzato: fondamentale la parata di Bardi sulla punizione di Nenè al 62’, che tiene a galla il Livorno.  Lopez decide di inserire “ El Pistolero” Pinilla al posto di Nenè, e al 72’ il cileno sfiora il goal con un tiro che termina poco fuori. Di nuovo pericoloso,  stavolta di testa è sempre Pinilla che su un invitante cross di Perico spedisce alto di testa. Nel finale emerge la stanchezza e le squadre si accontentano del pareggio senza correre grandi rischi.  Domenica a Trieste c’è l’Inter.

[Matteo Piano – Fonte: www.tuttocagliari.net]