Livorno, il punto: voltare subito pagina

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logo-livornoLivorno – Partita senza storia, come da pronostico. D’altronde, difficile era ipotizzare un altro calo di tensione degli azzurri di Benitez dopo la debacle in Champions a Londra e il mezzo passo falso nell’ultima uscita al San Paolo contro il Sassuolo. Difficile era per il Livorno uscire indenni dalla trasferta campana. E così è stato. Nessun dramma quindi alla fine per una sconfitta secca che ha premiato oltremodo i padroni di casa ai danni di un Livorno nonostante tutto ordinato. Ma troppa è la differenza tecnica tra le due squadre per pensare ad una partita equilibrata.

Non illuda il possesso palla a lungo in mano del Livorno. Se sterile, è un dato statistico di poco valore. I padroni di casa hanno fatto il bello e il cattivo tempo creando e concretizzando tutte le palle gol che hanno voluto, quando hanno voluto, purtroppo aiutati da errori della retroguardia amaranto. Anche il sin qui esemplare Bardi ha avuto la sua giornata storta subendo una prima rete da Pandev non del tutto irresistibile e compiendo un’autentica papera nel raddoppio di Inler, sigillo sull’incontro. Capita anche ai migliori e il fatto che sia avvenuto in una partita dal pronostico chiuso rende meno amaro l’incidente di percorso.

Il secondo tempo, di pura accademia, è servito al Napoli per segnare altre due reti, Callejon e Hamsik, e per tentare senza successo di far sbloccare Insigne e Zapata. Partita per certi versi simile a quella persa dai ragazzi di Nicola con la Roma all’esordio, avversari che giocano come il gatto con il topo, con il Napoli che ha lasciato agli amaranto la palla per lunghi tratti dell’incontro senza però subire nulla.

Il Livorno che va adesso alla pausa per la gara della Nazionale con 8 punti in sette partite in virtù delle sconfitte con Roma, Verona e Napoli, dei pareggi con Cagliari ed a Marassi con il Genoa e delle vittorie di Reggio Emilia con il Sassuolo e in casa contro il Catania. Ruolino dunque di tutto rispetto per una neopromossa che si sta giocando alla pari con tante altre le proprie carte. A voler essere pignoli, a dire il vero, manca il punto del veronese Bentegodi, scippato con una svista arbitrale nel rigore preso da Toni, ma speriamo che alla fine torti e favori si equivalgano!

Al rientro in campo ci saranno poi due settimane di fuoco con quattro partite in programma. Nell’ordine Sampdoria all’Ardenza, trasferta a Bologna, e altri due incontri casalinghi con il Torino nel turno infrasettimanale e con l’Atalanta. Partite queste che diranno molto sul campionato del Livorno, avversari di fascia con cui lottare fino all’ultimo minuto, dimenticando in fretta il San Paolo.

[Giacomo Marino – Fonte: www.amaranta.it]