Luis Enrique: “Il giorno che vedrò che la squadra non mi segue, non sarò più qui”

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Ecco le parole di Luis Enrique in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Udinese.

Avrà sentito Baldini nel post-partita. È d’accordo con lui o ritiene che le sue responsabilità siano superiori a quelle dei giocatori?
Come al solito non ho sentito le dichiarazioni di nessuno, quanto devo parlare con Walter o con Franco lo faccio in privato.

Ritiene che alcuni giocatori siano sopravvalutati dal punto di vista del carattere?
Voi volete una lotta ed io non voglio lottare. Io voglio lavorare. E il mio lavoro è migliorare questa squadra, che sia pronta per giocare mercoledì, il resto non conta.

Lei si vergogna della Roma attuale?
Mai. Sono orgoglioso dei miei calciatori. Di come si comportano, di come si allenano ogni giorno. Capisco la disillusione dopo le tante partite perse ma non sono colpevoli di nulla. Dobbiamo migliorare ma il lavoro continua ad essere chiaro.

Sulla Champions?
Alcuni giorni fa eravamo vicini, ora lontani. Certo l’illusione di arrivare terzi c’è ancora, ma oggi la classifica dice che siamo sesti e lo siamo da tempo. Se saremo in grado di fare 7 partite ad un livello superiore, possiamo farcela, allo stato attuale delle cose però, penso non succederà.

Crede che i giocatori la seguano ancora?
Il giorno che vedrò che la squadra non mi segue, non sarò più qui. Ho visto tanti giocatori che a 20/21 anni erano riserve, questi giocatori stanno facendo una crescita incredibile ed entro 2 o 3 anni, con qualsiasi allenatore, saranno di sicuro rendimento. Ma non andiamo a massacrarli, ogni responsabilità è mia, i calciatori lasciamoli in pace. Stanno migliorando tantissimo e tra 3 anni saranno un grande valore per la Roma, vi chiedo solo per favore, smettetela di raccontare di litigi nello spogliatoio. Sono sciocchezze, lasciateli lavorare in pace. Questi ragazzi si comportano benissimo e sono dei professionisti

Un allenatore può migliorare le ambizioni di una squadra? Assolutamente sì. E’ chiaro.
Lei ha ammesso poco fa di essere l’unico colpevole, questo senso di colpa potrebbe portarla a rassegnare le dimissioni a fine stagione? Ogni mattina mi alzo e penso di fare la cosa giusta per la squadra. Anche sbagliando, ma pensando sempre che faccio la cosa giusta. Non mi interessa il discorso delle dimissioni e di queste cavolate che si dicono. Nel calcio non si sa mai, ma perché i ragazzi mostrino tutte le potenzialità devono avere un clima favorevole. Sono una persona molto esigente, credo sempre che la mia squadra debba migliorare e non sono mai soddisfatto.  Riguardo alle dimissioni, non mi dimetterò. Lo farò solo se i giocatori non mi seguiranno più o la società lo riterrà necessario..

Lei ha sempre parlato di una cultura del lavoro. Quanto ha pesato per lei non poter avere a Riscone i centrali difensivi?
Non parlo mai dei singoli. Non cerco delle scuse. La mia rosa è questa, io devo migliorare con quelli che possono giocare, siano della primavera, siano giocatori inizialmente non titolari e che ora lo sono.

Come si esce da questa situazione e da questi fallimenti? Sono 9 mesi che lavora con la squadra ma sembra sempre al punto di partenza?
Vincendo tutte e 7 le partite rimanenti.

Lei dice di essere orgoglioso della sua squadra. Pensa lo siano anche i tifosi?
L’ho detto perché lo sento, questo non significa che non sia delusissimo dopo le brutte figure. Mercoledì devono entrare in campo e fare tutto quello penso debbano fare per dare il 100%. Penso solo sia più difficile con un clima sfavorevole. Vorrei un altro clima che forse non meritiamo.

Lei dopo Lecce-Roma, ha detto che dopo il gol di Muriel c’era poco da fare.
Si vedeva chiaramente che la squadra non aveva l’atteggiamento giusto, che era inferiore al Lecce. Pensavo che in partita le cose sarebbero cambiate velocemente, infatti ho detto questo dopo la fine della partita.

A Lecce hanno giocato 9 dei 12 nuovi acquisti della Roma. E’ stata una delle cause della pesante sconfitta, la mancanza di feeling?
Non penso. Faccio la formazione pensando a chi sta meglio, non guardo se sono qui da 1 anno o 2 o se hanno giocato 10 derby.

Che partita si aspetta con l’Udinese?
Mi aspetto una partita difficilissima, ma siamo lì, siamo vicini a loro e pensiamo di potercela fare.

Rientreranno Totti e Pjanic?
Ieri hanno svolto l’intero allenamento e credo di averli a disposizione.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]