Malesani: “Con il Genoa partita importante ma non decisiva”

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Ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa il tecnico del Palermo, Alberto Malesani, in preparazione della sfida cruciale domani sera al Barbera contro il Genoa. Ecco le parole raccolte da TuttoPalermo.net: “Partita con il Genoa è di una importanza rilevante, ma non decisiva. Bisogna arrivare fino all’ultima di campionato. Sappiamo benissimo che c’è un percorso da fare e lo stiamo facendo nel migliore dei modi lavorando molto bene, abbiamo lavorato bene in settimana. Partita fondamentale? Sono abituato a dire quello che penso. Io penso che la nostra sia una corsa a tappe, ed a fine campionato faremo i conti. E’ chiaro che è una partita importante, questa settimana ci siamo concentrati solo su questa partita. Abbiamo lavorato bene e quando la squadra lavora bene mi sento forte. Cosa deve fare il Palermo per battere il Genoa? Abbiamo lavorato questa settimana per cercare sia l’equilibrio, che cerco da quando sono qua e le statistiche parlano chiaro perché gli avversari non ci hanno impensierito oltre misura. Ci vorrà grande coraggio e grande intensità. Siamo pronti a cambiare in corsa, partendo in una certa maniera, ma cercando altre soluzioni se la gara sarà di un certo tipo.

Boselli può partire dall’inizio? Può essere, ma non ho ancora deciso la formazione. Devo valutare parecchie cose per capire cosa fare in avanti. Ci dovrà essere grande equilibrio, coraggio, capacità di far bene contro una squadra che non da punti di riferimento, bisognerà sapere anche come cambiare la partita in corsa e grande intensità di gioco. Allenare qualche giocatore del Genoa può far bene? E’ chiaro che conosco molti giocatori di quelli che giocheranno domani, sebbene ci siano stati acquisti mirati e fatti bene. Più che un giocatore bisognerà stare attenti alla squadra in generale. C’è Borriello che è molto bravo ad esempio, bisognerà essere molto attenti e bravi in questa partita. Partita particolare per me? A quasi 60 anni non devi dimostrare niente, il tuo percorso lo hai fatto e c’è poco da dimostrare. Lasciamo stare quando sono stato richiamato, ma avevo fatto molto bene sulla panchina del Genoa. Eravamo sulla parte sinistra della classifica. E tra l’altro il Genoa aveva iniziato a fare il fair play finanziario proprio in quella stagione, ero in linea con i risultati richiesti dalla società. A me piace personamente una squadra che gioca bene e che le persone possano felici di vedere allo stadio ma in Italia è molto difficile. Puoi incidere in diversi anni di lavoro, diversi mesi, non in 4 di conto. Pazienza ce n’è poca in Italia… Delio Rossi aveva fatto bene a Palermo, o anche Guidolin ad Udine. Ci vuole minimo un anno per capire se un allenatore mette mano”.

Il tecnico del Palermo ha parlato di alcuni singoli che hanno avuto dei problemi fisici negli ultimi giorni: “Dossena non dovrebbe giocare dal primo minuto, parlando con lui però ho capito che non ha raggiunto la forma ottimale. Con Nelson ci siamo parlati, vedremo se sarà utile. Alternative a sinistra? Garcia mi è piaciuto molto contro il Cheivo, rigore un pò involontario, non ha molte responsabilità su quel rigore, la palla sarebbe andata a Sorrentino. Abbiamo bisogno al 100% dell’aiuto della gente, già ha parlato bene Miccoli ha parlato il presidente. I prezzi dei biglietti sono da stimolo per arrivare allo stadio. la cosa che mi sento di dire è “state vicini ai giocatori”. Non fischiare al primo errore. Sull’errore anzi applaudire, perché c’è tanta voglia di vincere. C’è bisogno anche di serenità. Se all’ultimo non saremmo stati soddisfacenti, il pubblico potrà fare quello che vuole”. Malesani ha continuato parlando di Miccoli: “L’ho visto bene, mi auguro che possa realizzare il suo sogno di restare a Palermo. Indipendentemente da questo, so che da il 100% per la squadra. Domani darà un grande contributo alla squadra. Dal punto di visto mentale i ragazzi li ho visti bene. I ragazzi mi stanno aiutando nel lavoro, stanno facendo tutto in maniera encomiabile. Sto aumentando le conoscenze dei singoli, sto facendo diverse prove. Entro prossima settimana avremo un Palermo diverso, capendo dove posso inserire i diversi giocatori e grazie alla loro disponibilità”.

Il tecnico rosanero ha spiegato se cambia giocare con due trquartisti ed un attaccante da un trequartista e due attaccanti: “Il Genoa è la dimostrazione: prendiamo la partita con la Lazio, ha segnato tanto. Non è tanto quanti siano gli attaccanti, ma come si muovano gli attaccanti stessi. Sto cercando di utilizzare i giocatori nel ruolo dove esprime meglio. Individuare il ruolo di un giocatore è importante, bisogna essere bravi a far rendere un giocatore.  Dobbiamo giocare di squadra: puoi giocare anche con 5 punte, ma se non lavorano bene… Può bastare anche solo una punta. In Italia è difficilissimo, ogni partita dal punto di vista tattico è una faticaccia. Bisogna avere equilibrio, senza equilibrio non si va da nessuna parte”.

[Mauro Piro – Fonte: www.tuttopalermo.net]