Martinez: “Vorrei dimostrare alla Samp che ha fatto bene a credere in me”

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Autore di ottime prove con la sua nuova casacca, ovviamente quella blucerchiata, El Tuma Gilberto Vidal Martinez, è stato raggiunto dai taccuini de Il Corriere Mercantile per un’intervista esclusiva:

“Sono molto contento, i compagni mi hanno accolto al meglio nello spogliatoio, non ho avuto problemi di inserimento. Conoscevo già Mannini e Curci, compagni nel Brescia e nella Roma. La società è eccellente, l’ambiente ideale, i tifosi appassionati ma rispettosi.

C’è tutto per far bene. Il momento non è dei migliori? Guarda, a parte l’esperienza nella Roma, dove praticamente non ho giocato, ho fatto molti anni nel Brescia dove lottare per salvarsi o per tornare in serie A è stata la regola. Quindi quel clima lo conosco e quindi posso dire che qui la situazione è ben diversa.

Alla Samp sono arrivato senza garanzie? Credo che si trattasse di un’occasione da cogliere. A Brescia mi trovavo benissimo ma l’offerta della Sampdoria era quella giusta per provare a rimettermi in gioco, fare una scommessa su me stesso. Non sono più un ragazzino, ma sto bene e penso di poter essere ancora molto utile al calcio. Vorrei dimostrare alla Sampdoria che ha fatto bene a credere in me e, se possibile, convincerne i dirigenti a trattenermi.

L’infortunio ai tempi della Roma? Ormai sono cose passate, inutile pensare a quel che non è sttao. Ringraziando Dio, credo di avere ancora molte soddisfazioni da togliermi e spero di aiutare la Sampdoria a ritrovare i livelli di classifica corrispondenti al suo valore.

Se ho preso confidenza con Genova? Sono qui da pochissimo tempo, per ora io e mia moglie Priscilla viviamo in albergo ma contiamo di trovare al più presto una sistemazione adeguata. La speranza naturalmente è di fermarci a lungo ma so benissimo che questo dipende da me.

Un calciatore che mi sarebbe piaciuto assomigliare quando ho iniziato a giocare? In Costarica il campionato italianmo è molto seguito, ammiravo più di tutti un campione come Baresi. Poi, ma in un diverso dal mio, Redondo. Il giocatore più difficile da marcare? Ronaldo. Ci ho giocato contro al Mondiale 2002. Più che difficile, impossibile. Ora arrivano Pazzini ed Eto’o, bella sfida? Non solo loro. Arriva l’Inter. Chiunque di noi giochi, cercheremo di fermarla con una grande partita”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]