Materazzi: “Ranocchia meglio che vada via”

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Inter logoUn derby molto importante sta accendendo la città di Milano, con un Inter-Milan particolare che vedrà a confronto Roberto Mancini, Dejan Stankovic e Sinisa Mihajlovic. Amici da sempre, ‘nemici’ per 90′. Chi sicuramente conosce ogni dettaglio, ogni aspetto, ogni sfumatura di una partita del genere è Marco Materazzi, storico 23 interista e attuale calciatore-allenatore del Chennaiyin Football Club, società indiana che milita nella Indian Super League.

Amico sin dai tempi nerazzurri, l’ex difensore – oltre a considerare l’Inter come favorita per il match di domenica sera – analizza poi la situazione di Andrea Ranocchia (almeno sulla carta ‘vice’ di João Miranda e Jeison Murillo), al quale riserva un consiglio ben preciso. Non mancano inoltre i complimenti a Mauro Icardi, mentre ‘ritrova’ un Mancini molto più inglese rispetto alla prima esperienza 2004-2005. Di seguito, l’intervista di FcInterNews al campione del mondo 2006.

Come arrivano le due squadre a questo appuntamento? Consideri l’Inter favorita?
“Per quello che si è visto fino a questo momento credo sia giusto considerarla favorita. È la capolista ed è corretto pensare che parta con i favori dalla propria parte. Anche se preferirei dire che la favorita sia il Milan perché di solito la sfavorita poi vince. A livello qualitativo, però, i nerazzurri sono superiori”.

L’Inter è stata quasi totalmente rinnovata: questo mercato così importante ti soddisfa?
“A livello qualitativo sono stati presi i giocatori giusti, quelli che servivano. Adesso bisogna dimostrare di poter essere una squadra”.

Terzo posto o Scudetto: questa Inter dove può arrivare?
“Io non parlerei di Scudetto, non sarebbe corretto farlo considerando che stiamo analizzando una squadra nuova, appena costruita. L’obiettivo primario deve essere la qualificazione alla prossima Champions League”.

Capitolo Ranocchia: da amico e ‘collega’ di reparto come giudichi il suo momento, considerando che nelle preferenze di Mancini sia Miranda che Murillo sono avanti? Avrebbe dovuto lasciare l’Inter durante lo scorso mercato?
“Mah… Sicuramente avrebbe dovuto pretendere maggior chiarezza. Ritrovarsi da capitano a seconda scelta credo sia una cosa un po’ deludente. Ora dovrà essere bravo a reagire alle critiche e a risalire la corrente, dopo alcune prestazioni non esaltanti. Analizzando le gare negative, non parlo di Andrea in particolare, ma in generale, perché l’Inter della scorsa stagione non era la vera Inter, o quantomeno non giocava da Inter con risultati non positivi. Quindi è sbagliato dire ‘La colpa è di Ranocchia’, perché un insieme di cose ha portato a quella situazione”.

Con un Europeo all’orizzonte, gli suggeriresti di cambiare squadra a gennaio se la situazione non dovesse cambiare?
“Io gli avevo già dato il mio consiglio. L’aria che tirava non era delle migliori e l’amore tra i tifosi e Andrea non è mai sbocciato, perché purtroppo è arrivato all’Inter in un momento particolare, dopo gli anni fantastici di una squadra meravigliosa. Nel momento in cui la società si è ritrovata a ricostruire lui è entrato in una sorta di bufera. Secondo me la scelta dell’addio sarebbe stata la migliore, ma non negli ultimissimi giorni di mercato, bensì all’inizio. Le squadre si fanno già ad aprile o maggio. Il mio consiglio glielo avevo dato a suo tempo, io sono uno dei più grandi estimatori di Andrea e sono convinto che sia uno dei primi tre difensori italiani. Forse i tifosi interisti che non hanno un’opinione positiva di lui mi prenderanno per matto, ma questo è il mio pensiero”.

Di conseguenza, voglio chiederti un giudizio circa la nuova coppia titolare Miranda-Murillo.
“Sono due giocatori molto tosti che hanno ben in mente quello che vogliono, ora si stanno conoscendo e integrando. Credo, però, sia indubbio che se fosse stato concesso il rigore al Carpi, con Ranocchia al posto di Murillo, sarebbe successo un disastro. Fortunatamente l’arbitro non lo ha concesso, ma bisogna limitare certi interventi. Magari la prossima volta il direttore di gara vedrà bene e fischierà il rigore”.

Icardi nuovo capitano: sei d’accordo?
“Sì, assolutamente. Sono d’accordo con questa scelta perché Icardi è uno che fa parlare di sé, checché ne dica la gente. Certamente fuori dal campo, ma soprattutto all’interno. Lui è così, uno con le ‘palle quadrate’. Non mi sembra però giusto, in caso di presenza dal 1′ di Ranocchia, che la fascia venga data comunque a Icardi. Ma questa è una scelta societaria e non voglio entrare nel merito. Io sono comunque un grande estimatore dell’argentino: si parla sempre di lui al di fuori del rettangolo verde, ma altrettanto quando gioca. Un po’ mi rivedo in lui”.

Mancini 2004-2005 a confronto di Mancini 2015-2016: in cosa lo vedi cambiato?
“Da come lo vedo in panchina oggi noto un allenatore più vicino al ruolo di manager, con un particolare aplomb inglese. Certamente è rimasto un tecnico molto esigente e anche critico, quando serve”.

Per quanto riguarda il tuo futuro, sarà difficile vederti nuovamente all’Inter?
“Ne sarei a dir poco felice, perché sono interista e ho l’Inter nel cuore. Credo però che nel futuro immediato non ci sia spazio per me. Non lo dico con tono polemico, assolutamente. Semplicemente sono state fatte altre scelte, che rispetto. Poi in base ai risultati vedremo chi avrà avuto ragione”.

Quali sono i tuoi progetti in prospettiva?
“Intanto sono alla mia seconda esperienza in India. Mi diverto, vivo lo spogliatoio e cerco di far star bene i miei giocatori anche in base agli insegnamenti che ho avuto in carriera. Poi vedremo…”.

Come descriveresti il Materazzi allenatore?
“Uno molto equilibrato per il quale i propri giocatori si spaccherebbero in due. Questa è la cosa che mi rende felice. La sensazione che ho percepito durante lo scorso anno è quella di averli fatti star bene, anche se purtroppo siamo usciti in semifinale immeritatamente”.

[Francesco Fontana – Fonte: www.fcinternews.it]