Milan, che Pato! Napoli, che botta! Ma quel rigore…

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Non mancheranno le polemiche per la prima marcatura dal dischetto, ma il Milan guadagna tre punti che valgono oro abbattendo un Napoli irriconoscibile, che paga oltremodo l’assenza di Lavezzi. La capolista segna tre reti tra le mura amiche di San Siro, rispondendo al successo dell’Inter contro la Sampdoria ed allontanando i partenopei dalla corsa per il titolo.

Prima frazione di gara partita a rilento con le squadre che iniziano abbastanza contratte. Le emozioni, almeno nei primi minuti, latitano: Cavani ed Ibra stentano a trovare spazi e le conclusioni finiscono sempre lontane dallo specchio della porta. Nel finale di tempo il Milan preme e costruisce almeno un paio di palle gol nitide: la prima con Van Bommel, il cui tiro viene murato da un intervento in scivolata disperata di Cannavaro, la seconda con Pato che raccoglie una respinta di De Sanctis, ma non riesce a colpire circondato dalla retroguardia azzurra.

Ripresa che inizia ancora nel segno del Milan: prima De Sanctis dice no ad una gran girata di Van Bommel, poi l’arbitro concede il contestato calcio di rigore per fallo di mano di Aronica su colpo di testa di Pato. Le immagini non chiariscono bene l’episodio che resta decisamente dubbio. Dal dischetto, Ibra calcia alla perfezione e sigla il vantaggio rossonero. Napoli stordito dalla rete subita: al quarto d’ora Pato spara un bolide da fuori su cui De Sanctis compie un intervento da vero felino, sventando la minaccia in calcio d’angolo. Un miracolo ripetuto anche al 59′, quando la discesa in dribbling del numero 7 innesca il connazionale Robinho che colpisce da posizione ravvicinata ma l’estremo difensore azzurro è ancora super.

Il Milan mantiene alta la pressione e crea un’altra grande occasione con Flamini che al 66′ calcia alto su assist di Ibrahimovic. Supremazia territoriale che accende uno scatenato Pato: dopo una scialba prima frazione, condita da una stupida ammonizione per spinta su Aronica, il Papero, imbeccato da Ibra, si inventa prima l’assist per il gol del subentrato Boateng, poi sigla la rete del 3-0 con una percussione incontenibile. Dopo la rete del ghanese, la partita scivola senza squilli fino al novantesimo.

Ora la capolista guarda già alla Juventus, ancora più convinta dei propri mezzi, mentre il Napoli dovrà rivedere le sue ambizioni: al di là del rigore, sono state troppe le lacune della squadra orfana del Pocho Lavezzi.

[Maurizio Ferrari – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]