Milan-Chievo Verona 3-0: segnali di risveglio dei rossoneri

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logo-milanDopo il corroborante successo di Firenze, arrivato dopo il buon pareggio di Roma contro la Lazio, il Milan ospita a San Siro il Chievo, a sua volta reduce dall’importante successo, in chiave salvezza, contro il Bologna. Seedorf cambia un po’ di interpreti ma si affida sempre ai suoi uomini guida Kakà e Balotelli, con Taarabt e Honda a creare gioco e dare supporto agli avanti. Corini sceglie invece in attacco la coppia Obinna-Paloschi. Si comincia con i rossoneri subito ben presenti in campo e propositivi, dopo una punizione di Balotelli respinta dalla barriera, i rossoneri, già al 4′, passano in vantaggio, Rami scodella dalla fascia destra un cross a giro perfetto, su cui si avventa Balotelli che, in acrobazia, insacca battendo Agazzi, 13° sigillo in campionato per lui. Passano 2 minuti ed è Taarabt a farsi ammirare per una bella conclusione, a coronamento di un’iniziativa personale, su cui Agazzi si salva in angolo.

I rossoneri paiono ben in palla, sicuri e padroni del campo, i clivensi invece sono frastornati e inconcludenti, almeno fino al quarto d’ora quando a centro area ci prova Bentivoglio che costringe Abbiati alla respinta. Cala di ritmo e tensione il Milan, ne approfitta il Chievo per mettere fuori il naso, ma non riesce a rendersi in verità troppo pericoloso, semmai ci pensano i rossoneri a complicarsi la vita con qualche incomprensione tra i difensori. Il Milan in attacco è comunque sempre vivo e ci provano a più riprese Taarabt e Honda, ma il gol arriva al 26′ quando lo stesso Honda cerca, e trova, con un morbido assist, Kakà in linea con l’ultimo difensore, il fantasista controlla di petto, avanza e deposita in rete da due passi, 2-0 e partita in ghiaccio. Al 38′ è comoda l’occasione per Honda, liberato in area, praticamente da solo contro Agazzi, la conclusione del giapponese è inguardabile e termina alta. Si infortuna Muntari che lascia il posto ad Essien.

La ripresa inizia su ritmi bassi con il Milan che controlla agevolmente ed il Chievo, frastornato, che annaspa senza mai dare la sensazione di crederci. Arriva così, quasi inevitabile, il 3-0 dei padroni di casa, dopo un mezzo miracolo di Agazzi su un colpo di testa di Honda, ed è ancora Kakà a realizzare con un gran tiro a giro, dal vertice di sinistra dell’area,  che si insacca sotto l’angolo opposto a quello di tiro, dodicesima doppietta in serie A per lui. Dopo l’ingresso in campo di Poli per De Jong, al 60′ si rivede il Chievo che colpisce un palo , direttamente su corner, con Bentivoglio, dopo un’incertezza di Abbiati. Esce Kakà tra gli applausi, sostituito da Robinho.

La partita si trascina senza troppe emozioni, cala l’intensità, i veneti paiono aver alzato bandiera bianca, il Milan continua ad attaccare, ma senza la giusta cattiveria sotto porta, prima Emanuelson sparacchia in curva, poi Balotelli si fa respingere da un difensore la conclusione a colpo sicuro, dopo aver troppo esitato, infine è Taarabt a scaricare un gran tiro che Dainelli respinge con il braccio. Dopo un gran tiro di Radovanovic, che termina  a lato, nel recupero Zaccardo stende Thereau in area, ma il francese calcia il penalty contro la traversa. Vince dunque il Milan che, in una settimana, raccoglie 7 punti e si avvicina a posizioni di classifica più consone, e lo fa a coronamento di una partita, istradatasi subito sui binari giusti grazie alla rete di Balotelli e chiusa presto con la bella doppietta di Kakà.

Il Chievo è stato poco più di un morbido sparring partner, i veneti subito sotto, hanno ben presto dato la sensazione di non esserci con la testa e di non avere le gambe giuste per contrastare un Milan comunque volitivo, concentrato e, perchè no, anche assai propositivo ed atleticamente pimpante. Un mattoncino importante nella costruzione del nuovo Milan di Seedorf, ma aspettiamo ora quella continuità, che, in questa stagione, è sempre mancata,  prima di poter affermare di aver intrapreso la strada giusta….

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]