Milan, il punto: come si cambia senza Silva e Ibra?

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Con le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic il mercato del Milan cambia necessariamente di segno; è infatti una necessità reperire i sostituti dei due grandi giocatori ormai venduti al PSG. Leggendo i giornali sportivi in questi giorni sembra che l’eredità di Ibrahimovic se la giochino in due; Carlos Tevez ed Edin Dzeko [Destro è visto più come sostituto di Robinho in caso di partenza anche del brasiliano], entrambi in forza al Manchester City di Roberto Mancini, il quale deve fare però i conti con un attacco folto e che necessita dunque di almeno un taglio. Sempre le sopracitate voci danno per favorito l’argentino sul bosniaco, ma siamo sicuri che Tevez sia l’attaccante giusto per sostituire Ibrahimovic? Di sicuro è un nome più altisonante del collega, ma noi ci permettiamo di dissentire. Vi spieghiamo le varie motivazioni per cui riteniamo che Dzeko sia un giocatore più adatto al Milan rispetto a Tevez.

L’INGAGGIO – Il Milan ha appena dovuto cedere Ibrahimovic e Thiago Silva perchè non riesce più a permettersi di pagare certe cifre come stipendio ai propri giocatori: Tevez non accetterà un contratto al di sotto dei 6 milioni annui. Morale della favola? Si tornerebbe ad avere in rosa un giocatore dall’ingaggio molto pesante, che alla lunga potrebbe quindi portare le casse di Via Turati nella stessa condizione attuale. Dzeko invece si accontenterebbe di un ingaggio decisamente inferiore, anche in conseguenza della non brillantissima stagione passata in Inghilterra: da non sottovalutare anche la sua voglia di riscatto.

L’ETÀ – Il discorso si può liquidare in poche parole: Tevez è un 1984, Dzeko è un 1986. Se il Milan vuole puntare a costruire un ciclo di medio-lungo periodo deve fare attenzione anche alla carta d’identità dei giocatori prescelti. Oltretutto il City valuta i due calciatori su per giù la stessa cifra: ingaggio ed età fanno dunque di Dzeko un investimento meno oneroso e più a lungo termine.

LE CARATTERISTICHE DI GIOCO – Il Milan di Allegri è abituato a giocare con una certa fisionomia: necessita di un’attaccante forte fisicamente e in grado di tenere palla, il quale può muoversi e creare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, molto sfruttati da Massimiliano Allegri anche in fase offensiva; Dzeko permetterebbe al Milan di continuare ad usare questi schemi d’attacco, avendo una fisicità importante e ottimi piedi. Certo, il bosniaco rispetto a Ibra è meno costruttore di gioco e più finalizzatore, ma potrebbe proprio per questo rappresentare quel punto di riferimento in avanti che al Milan tante volte è mancato nel corso delle ultime stagioni. Tevez invece ha caratteristiche completamente diverse: si avvicina quasi più ad una seconda punta che ad un centravanti. Con lui in organico il Milan dovrebbe quindi rivedere completamente la propria fase offensiva.

UN NOME NUOVO – Motivazione irrazionale: siamo stanchi dei soliti nomi. I rossoneri sono stati abituati nella loro storia a non comprare grandi nomi, ma a crearseli in casa. Tornando indietro nella storia troviamo tantissimi signor nessuno comprati dal Milan, e diventati grandi con i colori rossoneri: Kakà, Shevchenko e Van Basten solo per citare alcuni nomi. Dzeko è un giocatore dalle grandi potenzialità ma che a grandi livelli deve ancora farsi un nome; Tevez ha già dimostrato tutto e vinto tanto. E la fame spesso può fare una grande differenza: chiedete un po’ a Conte perchè è riuscito a vincere l’ultimo campionato..

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]