Milan: l’attesa prima della festa

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Il pomeriggio a Milanello scivola in un clima da ultimo giorno di scuola. Ondata di caldo estivo, qualche fuori programma, assenze giustificate e tanti sorrisi trionfali. Un mix un pò anomalo.

Così come anomala sarà la giornata di domani, tra la festa per le vie del centro di Milano e l’ultimo impegno a San Siro quantomeno da onorare. “I ragazzi vorranno finire la stagione davanti ai propri tifosi nel migliore dei modi – assicura in conferenza stampa il mister -, la festa non inciderà.” Staremo a vedere. In realtà, a differenza di quanto trapeli dalla voce di Allegri, nei corridoi della club-house rossonera, lontano da telecamere e taccuini, dei novanta minuti contro il Cagliari sembra importare poco nulla: oggi è giornata di vigilia, vigilia sì ma di una grande festa. Il destino poi ha deciso così, e da abile pittore ha voluto che al party-scudetto partecipasse anche il Cagliari e che il mister fresco Campione d’Italia, all’anagrafe Massimiliano Allegri, sfilasse sotto gli occhi dei suoi nuovi tifosi, nel suo nuovo stadio, proprio davanti alla sua ex-famiglia. Quando si dice ‘i giri del destino.’ Allegri di certo non avrebbe potuto attendersi serata migliore, in calendario, sabato 14 maggio. Una serata speciale, di quelle che rimangono impresse nella storia e nella vita, accompagnata al suo epilogo da un miscela di forti emozioni.

Un sabato perfetto per un allenatore promosso al livello di grande allenatore, ma che alla voce ‘segni particolari’ rinuncia a qualsiasi sinonimo di perfezione: “Non sono perfetto. No, non mi piace. Credo quest’anno di aver sbagliato e anche abbastanza. L’errore che non rifarei? Quello di Amsterdam. Mi sono un po’ appisolato. Dovevo fare prima il cambio di Inzaghi.” Quando si dice che ‘l’umiltà è la virtù dei vincenti.’ Eh bravo Max! E sulla delusione di Palermo aggiunge: “Dispiace perché la squadra ha fatto una buona partita. Peccato per il goal preso su calcio d’angolo.” Un problema tattico che prima o poi andrà risolto: “Degl’ultimi sette goal subiti è il quarto preso su calcio d’angolo; questa è una cosa che il prossimo anno andrà migliorata.” Magari già in estate, studiando e approfondendo nei dettagli una mirata campagna acquisti. In realtà già bagnata dagli arrivi di Mexes e Taiwo. In attesa poi di un grande colpo da copertina: “Un regalo dal presidente? Un regalo è un regalo e non devo di certo sceglierlo io. Lamela? Verde o rossa? – scherza Max -. Che poi dribbla ogni indiscrezione di mercato come da copione: “Abbiamo aspettato la fine del campionato per arrivare alla vittoria dello scudetto”, c’è tempo, “la prossima settimana ci incontreremo con Galliani.”

[Luca Rosia – Fonte: www.ilveromilanista.it]