Milan-Napoli 1-2: rossoneri penalizzati da una partenza da incubo

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logo-milanReduci da due importanti successi nei match d’esordio in Champions League, Milan e Napoli si sfidano questa sera nel posticipo della 5^ giornata. San Siro presenta la cornice delle grandi occasioni con i fans azzurri giunti in gran numero a Milano per sostenere i propri beniamini, autori, fin qua, di un percorso netto con tre successi in campionato e uno in Europa. La vittoria della Roma nel derby capitolino costringe gli uomini di Benitez a cercare la vittoria per mantenere la testa della classifica, il tecnico spagnolo può comunque scegliere e manda in campo quella che pare la miglior formazione a disposizione, capace, finora, di mostrare bel gioco e di incamerare punti pesanti. In casa rossonera l’atmosfera è ben diversa, i punti in campionato sono appena 4, una miseria, e non fare risultato stasera vorrebbe dire  chiamarsi quasi fuori nella lotta per il titolo. L’infermeria restituisce ancora pochi titolari per permettere a Mister Allegri di presentare la sua formazione ideale, quindi anche per questo match regna l’emergenza, rientrano Abate e Poli mentre  in avanti non si cambia e si riparte da Birsa-Balotelli-Matri.

Partita che inizia subito a ritmi altissimi, si presenta il Milan con una incursione di Abate chiusa da un cross dal fondo che non trova nessuno pronto all’appuntamento con la sfera, risponde immediatamente il Napoli con Hamsik che, ricevuta la sfera in area, spara alto. I partenopei prendono in mani le redini del gioco ed incantano mettendo alle corde i rossoneri, al 3′ palla splendida per Behrami che si trova solo davanti ad Abbiati, il tiro in acrobazia termina però alto, passa un altro minuto e, su una palla recuperata sulla trequarti, Higuain calcia a colpo sicuro, Abbiati, immobile, non può che guardare la sfera terminare a lato di una spanna. Al 6′ arriva il meritato vantaggio degli azzurri,  la palla spiove lunga in area, Albiol fa da sponda per Britos, che, tutto solo nell’area piccola, tocca di testa e porta i suoi sull’1-0. Il Milan qui ha il merito di destarsi e ripartire di buona lena, il gioco scorre ora veloce, De Jong e Muntari conquistano la sfera, Poli la gestisce e gli avanti si muovono bene, mentre Abate sfonda costantemente sulla fascia. Al 10′, sull’ennesima percussione dalla destra, la sfera giunge a Balotelli che, dal limite, calcia rasoterra, Reina è attento e respinge, poco dopo ancora Balotelli, su punizione dai 16 metri, manda la sfera a mezzo metro dal palo, infine Matri serve di tacco Balotelli che controlla, si accentra e calcia debolmente, para a terra Reina. La partita è bella, il Milan gioca finalmente da Milan, il Napoli soffre ma è sempre presente e pronto a rendersi pericoloso. Dopo una conclusione  che non trova la porta di Hamsik è ancora il Milan a farsi vedere con un colpo di testa di Matri che Reina blocca a terra. Nel finale, al 38′, Poli, in piena area, viene affrontato ruvidamente da Zuniga e rovina al suolo, il rigore pare netto, ma, incredibilmente, Banti lascia proseguire. Proprio negli ultimi istanti di gioco Balotelli prende una botta al ginocchio e sembra non più in grado di proseguire.

La ripresa comincia con Balotelli, regolarmente in campo, che si rende subito pericoloso ma il suo tiro dai 20 metri è deviato in corner da un difensore. Il Napoli è guardingo, chiuso nella propria metacampo, il pallino del gioco è ancora e sempre in mano al Milan, ma, all’8, sugli sviluppi di una rimessa laterale,  Higuain riceve la sfera e calcia dal limite rasoterra, Abbiati ci arriva a fatica e tocca soltanto la sfera, che si impenna e lo supera, 2-0 per il napoli, da non credere! I rossoneri dimostrano però di essere squadra ed attaccano senza soluzione di continuità mettendo alle corde la difesa azzurra che traballa e sembra cadere al quarto d’ora quando Albiol stende Balotelli, questa volta Banti decreta il penalty. Balotelli però, forse risentendo ancora della botta subita a fine primo tempo,  si fa ipnotizzare da Reina che indovina l’angolo e riesce a respingere, interrompendo la serie di 22 penalty consecutivi realizzati da super Mario. Una botta del genere potrebbe abbattere chiunque, ma non il Milan di questa sera che continua ad attaccare a testa bassa, Balotelli riceve una gran palla in area da Matri, la controlla e calcia violentemente, la traversa salva Reina, si accendono varie mischie, Reina è onnipresente, riuscendo a mettere sempre i suoi tentacoli dove serve, come quando va a volare su un altro tiro a giro di Balotelli, alzandolo sopra la traversa. Al 38′ Balotelli entra in area e viene toccato da dietro, Banti è vicino, ci pensa, ma non se la sente di concedere un altro penalty, completando la sua serataccia, tre falli da rigore commessi in area azzurra ed un solo penalty concesso. Dopo un tiro di Dzemaili su cui Abbiati è ancora incerto regalando a Pandev una palla da appoggiare in rete che il macedone invece spedisce fuori, nel tempo di recupero Balotelli azzecca la traiettoria a giro perfetta e per Reina non c’è nulla da fare, 2-1 e un minuto da giocare. Behrami atterra Balotelli sulla trequarti (sarebbe da espulsione) Banti lascia correre. A partita finita un imbestialito Balotelli prende il secondo giallo e l’inevitabile rosso.

Finisce dunque con la vittoria del Napoli che aggancia la Roma in vetta alla classifica, ma, sinceramente, stasera gli azzurri non hanno dimostrato di meritare i tre  punti, hanno infatti giocato bene i primi 10 minuti, poi la partita è sempre stata in mano  ai rossoneri che hanno creato tantissime occasioni da rete, trovando in Reina un baluardo assolutamente insuperabile. Gli episodi hanno gratificato dunque il Napoli, ma la squadra ha dimostrato di essere ancora lungi dall’essere perfetta, manca equilibrio e soprattutto è mancata la capacità di saper gestire il match dopo il subitaneo vantaggio. Che dire del Milan? Dopo la solita partenza ad handicap, con 10 minuti da incubo in cui sono state concesse agli avversari tre occasioni ed un gol, la squadra si è compattata ed ha disputato la miglior partita della stagione non concedendo quasi più nulla agli avversari e, di contro, creando una mezza dozzina e più di occasioni, fallendo un rigore, colpendo una traversa e trovando sempre Reina pronto quando i difensori erano ormai superati. Se qualcosa di buono è stato dunque fatto, pur con una formazione ancora assai rimaneggiata, tuttavia la distanza dal vertice è ormai divenuta enorme e quasi imbarazzante, dopo 4 giornate il Milan sembra già fuori dalla lotta per il titolo, e anche per il terzo posto le cose si complicano assai…

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]