Catania-Parma 0-0: vince la paura di perdere

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logo-cataniaCATANIA – Sul campo del “Massimino” messo a dura prova da un rovescio temporalesco che si è scatenato due ora prima dell’inizio del match, sono scese in campo due squadre con l’obbligo di fare punti e con la paura di non portarne a casa. Le formazioni scese nel rettangolo di gioco si sono disposte a specchio con un 3-5-2 scontato per Donadoni un po’ più inedito per Maran che ha escluso per la prima volta Tachtsidis e ha inserito per la prima volta Guarente.

Primo Tempo
Subito al secondo minuto tiro al volo di Bergessio in anticipo sul difensore ospite di poco fuori, su cross di Plasil, al 16′ Spolli arriva fino al limite dell’area piccola con una sgroppata dal centrocampo, fermato da Lucarelli, tre minuti più tari su calcio d’angolo, ancora Spolli di poco a lato.Al 27′ Guarente ci prova con il destro ma non è il suo piede e va fuori alla destra di Mirante. La prima fiammata del Parma arriva al minuto 40 con un tiro fuori di Parolo. Il più pericoloso dei padroni di casa si conferma Spolli al 45′ con un tocco di testa parato dal portiere.

Commento
Il primo tempo ha denotato i problemi delle due squadre a impostare il gioco con un giropalla a centrocampo sempre molto sterile e mai ficcante, senza alcun inserimento dei centrocampisti. Il Catania nei primi 45 minuti si è reso comunque più pericoloso dei ducali che hanno subito per i primi 20′ minuti la voglia dei padroni di casa che si sono avvicinati alla porta di Mirante con qualche palla inattiva e con delle azioni portate avanti spesso da Spolli, che è stato il migliore di questa frazione di gioco. Invece il peggiore Cassano.

Secondo tempo
Al 15′ Amauri impegna Andujar, bravo a distendersi. Al 25′ Legrottaglie con una rovesciata parata da Mirante tranquillamente. Al 33′ Plasil sfrutta una ribattuta della difesa con un tiro a fil di palo.Al 38′ occasione ghiottissima per il Parma con Acquah ribattuto incredibilmente .

Commento
Il secondo tempo è stato interpretato meglio dal Parma che ha cercato di rifornire Amauri dalle fasce ma senza grande pericolo grazie ai sempre attenti centrali difensivi rossazzurri che hanno attutito i colpi dalla zona centrale rischiando qualche volta sulle incursioni di un ottimo Acquah che ha predominato la scena al centrocampo. Maran non ha avuto le idee ben chiare schierando nella ripresa ben tre moduli diversi, addirittura un 4-4-2 mai utilizzato in questi ultimi anni dal Catania, che esce sotto una bordata di fischi del pubblico che chiedono di uscire gli attributi ai propri giocatori.

Il momento non è facile. Un solo punto in classifica e mercoledì la prospettiva d’un impegno duro contro la Lazio. Il magro punto guadagnato contro il Parma non aiuta la condizione psicologica, infonde pressione che saper gestire diviene fondamentale. Quel che emerge, a differenza della altre gare, è comunque la capacità degli etnei di limitare i danni, non prender goal, strappare anche solo un punto e metter in campo la determinazione, la carica richieste e mancate nelle prime tre uscite.  Facendo ordine tra infortunati, moduli e titolari il momento passerà: almeno questo non resta che sperare.

[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]