Milan-Parma 2-4: rossoneri travolti, difesa fragile

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logo-milanL’ambiente rossonero è ancora tramortito dalla notte di Madrid in cui il MIlan è stato demolito senza pietà da un Atletico più squadra, più organizzato, magari anche più fortunato… Cosa resta dopo il 4-1 di martedì? Solo macerie e l’esigenza di tirarsi in fretta su le maniche per riprendere il percorso di rifondazione iniziato con l’esonero di Allegri e l’assunzione di Seedorf. Intanto la Curva Sud, con il suo comunicato, ha identificato buoni e cattivi, innocenti e colpevoli, e ora promette contestazione a chi non è degno di indossare la gloriosa maglia rossonera e pieno sostegno a chi quei colori ha dimostrato di meritare.

L’avversario di giornata, a San Siro, è il Parma dei miracoli (è in corso una striscia di 15 risultati utili), guidato in panchina, con la modestia e la signorilità che gli son proprie, fin dai tempi in cui bruciava l’erba sulla fascia destra esaltando le giocatedi Van Basten e compagnia bella, da quel Donadoni che, mai seriamente, è stato preso in considerazione per la panchina milanista.

In campo ci sarà anche Cassano che invece, ahilui, pare aver completamente dimenticato il periodo milanista,  ’core ingrato’! Seedorf fa di neccessità virtù e manda in campo gli 11 che, in partenza, gli paiono dare le maggiori garanzie. C’è il sole ed un pubblico caldo accorso per vedere cosa proporrà oggi il Milan, bastano però pochi istanti per vedere l’ex Cassano mandare la sfera sull’esterno della rete a seguito di una punizione dal vertice dell’area grande.

Il Milan è troppo alto e, persa palla, si aprono praterie per le ripartenze ducali, al 6′ si lancia nella metacampo vuota Schelotto che viene affrontato al limite dell’area da Abbiati che lo stende, l’arbitro decreta il penalty ed espelle il portiere sostituito da Amelia cui lascia il posto Essien. All’8′ si incarica di trasformare Cassano che batte Amelia con un tiro violento che spiazza il portiere. Iniziano a piovere fischi dalle tribune, il Milan già sotto pressione, fatica a riprendersi e a rendersi pericoloso. Ne approfitta il Parma che con le sue ripartenze rapide è sempre potenzialmente pericoloso.

Al 14′ ci prova Cassano con un lob che termina ad un metro dall’incrocio, la prima palla gol del Milan arriva al 19′quando Balotelli gira in area trovando il palo a respingere la sfera, sul proseguo dell’azione ci prova Mexes in sforbiciata ma la sfera si perde alta. Il Milan è in grosse difficoltà a creare gioco e pericoli in 10 contro 11, tutto facile per gli emiliani che controllano agevolmente e si rendono pericoloso ogni volta che pigiano sull’acceleratore. Piovono fischi dalle tribune e sale l’audio della contestazione nella Sud, al 43′ una maldestra deviazione sotto misura di Mexes obbliga Amelia ad un mezzo miracolo per salvare con una respinta di puro istinto.

Ripresa che inizia con il Parma che attacca a pieno organico mettendo in serie difficoltà la retroguardia di casa, al terzo affondo, al 51′, Acquah dal fondo serve Cassano che controlla, si gira e scaglia un gran rasoterra che non dà scampo ad Amelia, 2-0 e undicesimo sigillo in campionato per il grande ex. Esce Emanuelson, sostituito da Rami al 53′, al 55′ , sugli sviluppi di un angolo battuto da Kakà, proprio il francese va ad impattare di testa tra due difensori, e batte Mirante, 1-2 e terzo centro per il gigante rossonero.

Il Milan pare crederci, il Parma arretra il baricentro e soffre un po’, taglia troppo una punizione-cross Balotelli, poi è Molinaro a contrare una conclusione di Kakà. Esce tra i fischi Cassano, sostituito da Amauri, poco dopo tocca a Pazzini prendere il posto di Bonera per un Milan tutto a trazione anteriore. Il Milan corre e pressa, il Parma fa fatica a fare possesso palla e a rendersi pericoloso, cresce Balotelli che ci prova due volte dal limite, senza trovare la porta,  al 29′ Montolivo è affrontato in area da Molinaro e si lascia andare, Celi decreta un penalty davvero assai generoso, batte Balotelli che spiazza Mirante e fa 2-2.

Il Milan corre sulle ali dell’entusiasmo e si scopre pericolosamente, al 31′ si invola sulla destra Schelotto che centra basso verso il cuore dell’area dove Amauri anticipa De Jong e, di tacco, fa passare la sfera tra le gambe di Amelia, 3-2 e ducali nuovamente avanti. Esce Acquah stanchissimo ed entra Munari. La partita si trascina stancamente con i rossoneri, che paiono aver risentito del contraccolpo psicologico del nuovo svantaggio e degli sforzi fatti per risalire in inferiorità numerica fin dal 6′. Con anche Abate fermo, per un problema muscolare, Schelotto si presenta solo in area ma trova l’uscita disperata di Amelia che salva, poco male al 50′ ci pensa Biabiany ad insaccare la rete del 4-2 a coronamento di una fortunata carambola in area. Tutto quasi come all’andata dunque: doppio vantaggio ducale, pareggio rossonero e , questa volta, due gol vincenti degli emiliani.

Che dire, era partita già alla vigilia difficile, sia per la caratura dell’avversario, sia per il morale sotto i piedi dei rossoneri, complicatasi subito per l’espulsione di Abbiati ed il gol di Cassano, poi ci ha pensato un Parma ben organizzato e volitivo a tenere in pugno la partita fino al raddoppio, ancora di Cassano. Fatalmente, proprio sotto di due reti, con la forza della disperazione il Milan è riuscito a risalire la corrente più di grinta e cuore che di raziocinio e organizzazione, poi, l’ennesima distrazione difensiva è costata la rete definitiva del Parma che chiude in vantaggio.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]