Milan: quale stagione attende Abbiati?

261

logo-milanIn questi anni i pali rossoneri sono stati, di fatto, proprietà privata: mai messo in dubbio né da Allegri né da Seedorf, Abbiati è stato il portiere titolare senza troppi patemi, senza essere mai sfiduciato, se non da buona parte dei tifosi e della stampa. La scorsa stagione aveva annunciato il suo imminente ritiro per ricoprire altri ruoli nello staff tecnico milanista, ma quasi a sorpresa l’anno prossimo il portiere di Abbiategrasso sarà ancora un elemento importante nella rosa del Milan: ma con quale ruolo? Le due opzioni sono distinte e difficilmente conciliabili: guida per i giovani (soprattutto Gabriel) o titolare fisso nell’undici di Inzaghi. Il nodo non è ancora stato risolto e probabilmente non lo sarà fino al 31 agosto.

Il compito di fare da chioccia per i portieri meno esperti in rosa è quasi un inedito nel Milan degli ultimi anni: l’unico ad aver rivestito un ruolo che gli potesse assomigliare è Marco Amelia che, quasi mai impiegato in campo, non si è mai sottratto al ruolo di leader dello spogliatoio e ha sempre cercato di mettere la sua esperienza al servizio della squadra. Dopo la cessione di quest’estate dell’ex Genoa, Abbiati potrebbe ricevere il suo testimone e dismettere i panni del portiere titolare per assumere quelli di guida tecnica (e non solo) per i più giovani Gabriel e Agazzi. Sembra, tuttavia, che questa opzione non sia di particolare gradimento per il 37enne, anche se nell’entourage rossonero si crede che Christian possa rivestirlo con successo e con perizia nonostante non sia la sua prima scelta.

Abbiati, infatti, sembra aver prolungato la sua avventura al servizio di Inzaghi per vivere un altro anno da protagonista, nonostante le incertezze che hanno caratterizzato queste stagioni al Milan: poca sicurezza sulle palle ferme, comunicazione scarsa con i compagni del reparto difensivo, uscite spesso sciagurate e riflessi forse un po’ appannati rispetto ai campionati precedenti. Tuttavia non sono mancate prestazioni sopra le righe che spesso hanno tolto le castagne dal fuoco ai rossoneri, come ad esempio quella contro lo Zenit in Champions, dove prese di tutto e permise di portare a casa 3 punti importantissimi. Ad oggi, però, il bilancio tra performance positive e negative sembra pendere a favore delle seconde, motivo per cui non ci sarebbe da stupirsi se nella prima partita contro la Lazio Abbiati si accomodasse in panchina. In quel caso subentrerebbe un altro dubbio: spazio al nuovo arrivato Agazzi o al giovanissimo Gabriel? Al campo l’ardua sentenza.

[Davide Rapisarda – Fonte: www.ilveromilanista.it]