Milan: un cuore grande così

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SIMONCELLI – Che sia stata la morte di Marco Simoncelli a rendere apatico il Milan del primo tempo di Lecce è possibile: l’amicizia di SuperSic con alcuni giocatori rossoneri è nota. Il campione dice addio alle piste e la vita a 24 anni, lasciando tutti di stucco.

MALE AL CENTRO – Quello che sicuramente manca, rispetto alla gara col Palermo, è il centrocampo. Allegri piazza Ambrosini e Nocerino a formare il terzetto di mediani con Van Bommel. Nocerino ci mette la solita corsa, al contrario degli altri due compagni di reparto, che offriranno una prestazione deludente. È soprattutto il pesarese a non entrare mai in partita, tanto da suggerire ad Allegri la sua sostituzione al termine della prima frazione.

DIFESA INCERTA – La carenza di filtro e sostegno da parte dei centrocampisti rende abulica anche la fase difensiva, dove Allegri ha inserito Yepes e Nesta centrali, con Abate e  Antonini sulle fasce. Yepes non pare in grande serata, confermandolo al 4’ quando perde Giacomazzi che incorna su punizione di Grossmuller e insacca (1-0).

ROBINHO PASTICCIA – Il Lecce degli ex Oddo e Strasser ( 4-3-2-1: Benassi, Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah, Obodo, Strasser, Giacomazzi, Grossmuller, Cuadrado, Corvia) è quadrato e col pressing distrugge la costruzione di gioco del Milan. Ma è più la poca precisione e la scarsa voglia del Milan a fare la differenza. Robinho, alle spalle di Ibrahimovic e Cassano, spazia ma sbaglia appoggi in quantità industriale, seguito come un ‘ombra da Strasser. Ibrahimovic prova ad ispirare al 15’, quando serve Cassano a sinistra e si proietta verso il primo palo. Il barese gli rende la sfera e solo l’anticipo perfetto in tackle del bravo Mesbah evita il pareggio ai rossoneri.

DOPPIO ERRORE ARBITRALE – Il Milan prova di nuovo ad agguantare il pari, ma manca di grinta. Ci prova Antonini al 18’ ma il suo destro dal vertice dell’area leccese è murato da Tomovic. Al 23’ Cassano rende la sfera a Robinho, che si incunea in area e crossa, ma ancora Tomovic intercetta. Un minuto dopo Ibrahimovic fa da sponda a Nocerino, che gira alto di testa. È Cuadrato a sinistra a infastidire Abate che, privo del sostegno di un Ambrosini veramente giù di tono, non spinge sulla fascia. Su un tiro di Cuadrato al 28’, che taglia da sinistra e calcia dal limite dell’area un bel destro che lambisce il palo, viene erroneamente assegnato un corner. Sulla battuta, Abbiati in uscita perde la sfera e finisce a contatto con Corvia, che anticipa il portiere e si lascia cadere. L’arbitro ci casca e assegna il rigore, che Oddo trasforma in maniera perfetta (2-0).

TRE A ZERO – La reazione non si vede. Van Bommel non brilla e sbaglia appoggi con costanza teutonica. Nocerino, che prova a metterci la solita grinta, non riesce a far funzionare da solo il reparto mediano: al 34’ un suo destro al volo viene alzato da Benassi sopra la traversa. Passa però ancora il Lecce: Yepes non riesce a fermare Giacomazzi, che taglia verso il centro dell’area rossonera. Antonini lo blocca ma incespica e, toccato fallosamente dall’avversario, serve Grossmuller che beffa di interno destro Abbiati (3-0). Grosmuller se la ride grassamente, ma sbaglia: i lunghi e aridi lanci verso Ibrahimovic che concludono il primo tempo non lasciano assolutamente presagire quello che accadrà nella seconda frazione, ma il leccese dovrebbe ricordare che la squadra avversaria si chiama Milan.

SI CAMBIA MUSICA – Allegri sa di non avere visto il suo vero Milan, quello di Palermo, dove finalmente il tecnico toscano aveva trovato la quadratura del cerchio. Dentro Boateng e Aquilani per lo spento Ambrosini e l’incerto Robinho, e tutto cambia. Aquilani riaccende il centrocampo e accorcia una squadra che per tutto il primo tempo era stata sfilacciata, mentre Boateng si propone nel ruolo a lui congeniale di assaltatore. Al 2’ il ghanese si presenta a Benassi con un gran tiro dai trenta metri. Due minuti dopo, Aquilani batte un corner, Yepes di testa la riappoggia all’ex Liverpool che trova Boateng pronto ad un gran sinistro al volo che si insacca sotto la traversa (3-1). Ed è solo l’inizio!

BOATENG INARRESTABILE- Il Milan è ripartito a macinare il suo gioco arrembante e ora sembra di assistere ad una gara diversa. Al 10’ i rossoneri accorciano: Cassano, appostato a sinistra dell’area leccese, carica il cannone destro dell’incrociatore ghanese, che spara la sfera nel sette (3-2). L’ingresso di Bortolacci al posto di Grossmuller al 14’ non cambia la gara. È il 18’: Cassano da sinistra trova Boateng in area che di testa appoggia per Abate. Il destro del terzino viene respinto, il ghanese riprende e con un destro preciso a fil di palo e la collaborazione sfortunata di Benassi segna la rete del pari (3-3).

SORPASSO – Ma il Milan non si ferma. Mette la freccia e si prepara al sorpasso. Ci prova prima Nocerino con un gran sinistro dal limite al 24’. Un minuto dopo tocca a Ibrahimovic, servito da Aquilani. Lo svedese prova ad arrivare in spaccata, ma è in lieve ritardo. Il Milan pare ora rallentare, ma solo perché aspetta che la corsia di sorpasso si liberi. Questo succede al 38’: Nocerino riceve al limite dell’area, vede Cassano a sinistra e lo serve con un lob. Cassano guarda in area, dove Ibrahimovic e Yepes si propongono per il cross. La palla del pugliese supera Ibrahimovic e giunge a Yepes, che si fa perdonare gli errori  con un perfetto stacco di testa che spedisce la sfera nel sacco (3-4). Il Milan vince: nessuno ci avrebbe scommesso un solo euro!

Il Milan del primo tempo è soltanto un lontano parente di quello visto nella seconda frazione. Il tecnico, con i cambi e la probabile strigliata nello spogliato rossonero al termine della prima frazione, è riuscito a ribaltare una gara che a tutti, francamente, sembrava ormai persa. Era fondamentale per il Milan non perdere il contatto con la testa della classifica, ma soprattutto era fondamentale non perdere morale. La rimonta di oggi non può che rappresentare, al contrario, un’iniezione di fiducia nei propri mezzi, e la conferma che Aquilani e Nocerino sono la vera sorpresa della campagna acquisti di Milanello.

[Giuseppe Quarta – Fonte: www.ilveromilanista.it]