Milano capitale del mercato: il racconto di due giorni vissuti nella fiera dei sogni

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Non ho mai visto così tanti operatori di mercato come in questo inizio settimana a Milano. L’appuntamento era al Westin Palace, l’occasione quella di studiare nuove metodologie legate allo scouting, un modo elegante per descrivere la ricerca e il monitoraggio di giovani talenti in giro per il mondo.

Sono arrivati circa 80 club, decine di agenti (persino il mitico Cysterpiller, pronto a scommettere sul Vieri argentino: si chiama Stracqualursi, segna a raffica), è stato il primo vero grande crocevia di trattative e scambi di idee, una manna per noi giornalisti. Ho avuto anche la fortuna di conoscere gente come Victor Orta, il segretario tecnico del Siviglia, un’enciclopedia sul calcio: puoi chiedergli qualsiasi nome di giocatore sperduto per il pianeta e lui lo conosce a memoria. L’Italia lo affascina, della nostra storia ha letto libri e visto film, ha imparato le leggendarie frasi di Nereo Rocco e i soprannomi di Cabrini e Tardelli, capita spesso anche su questo sito, non si perde un editoriale.

Il suo amico Fabio Paratici gli aveva proposto di seguirlo alla Juve, lui non se l’è sentita di lasciare il Siviglia, sono comunque sicuro che prima o poi lavorerà da noi, me lo sento. La caccia italiana ai giovani talenti ha già portato qualche risultato immediato: il Milan ha bloccato il difensore del Porto, Tiago Ferreira, strappandolo ad un’agguerrita concorrenza, la Fiorentina è in vantaggio per l’under 19 azzurro, Rozzio del Canavese, scartato in passato da Juve e Toro, l’Udinese sta chiudendo per il polacco Zielinski (sul quale lavora a fari spenti anche Tare, abile ds della Lazio), la Juve in queste ore spera di assicurarsi il brasiliano Gabriel del Resende, anticipando l’Inter che invece ha ormai chiuso con il Le Mans (oggi si definisce) per il prestito con diritto di riscatto del difensore Tony Huston, considerato in Francia il nuovo Thuram. Il mercato dei grandi fa rotta invece su Barcellona dove sono sbarcati ieri Federico e Andrea Pastorello, gli agenti di Giuseppe Rossi, destinato ad essere il primo rinforzo eccellente per Guardiola.

L’accordo è vicino, il Villareal ha già individuato il sostituto nel francese Gameiro, 43 gol in meno di 100 gare con il Lorient. Per il Pepito, dunque, niente Juve: Marotta e Paratici prima dovranno risolvere il rebus allenatore, anche per capire con che modulo giocare nella prossima stagione. Delneri è sempre più lontano dalla conferma, Marotta lo ha fatto chiaramente capire al Westin Palace, il pareggio di Firenze (e la Champions ormai irraggiungibile) determinante per allontanare i segnali positivi dell’ultimo periodo. I nomi per la successione sono soprattutto due, Mancini e Mazzarri. Il primo è stato al centro di un colloquio con il suo amico-agente, De Giorgis: il finale di stagione al City sarà decisivo, Mancini comunque non avrebbe problemi a prendersi carico di una Juve in cerca di riscatto.

Poi, Mazzarri: Marotta ha spiegato bene la situazione, nessuna voglia di disturbare il Napoli o di trattare con De Laurentiis. L’impressione è che a Torino aspettino eventualmente una mossa liberatoria di Mazzarri, tutto è quindi rinviato a fine campionato, quando allenatore e presidente del Napoli si incontreranno per decidere cosa fare del futuro azzurro. Per quanto riguarda i giocatori, Bastos è sempre più vicino, il Lione potrebbe abbassare leggermente il prezzo (da 15 a 12), si tratterà ad oltranza. L’alternativa è un suo compagno di nazionale, Andre Santos del Fenerbahce, costo inferiore, siamo sui 7/8 milioni, i primi contatti sono stati avviati. A centrocampo, poi, Aquilani è in odor di riscatto, ma Pirlo e Montolivo restano comunque nella lista, uno dei due può arrivare comunque. Alla Fiorentina, nel caso decollasse la trattativa, piace anche il giovane bianconero Giandonato. E’ sempre calciomercato. E’ già calciomercato…

[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]