Mondiali 2014, Germania-Argentina: la presentazione

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Mondiali Brasile 2014Vista l’importanza capitale dell’evento, incastonato nel trittico di Finalissime, caricato di senso politico-economico e soprattutto religioso, è fuor di dubbio che chi prevarrà tra Germania ed Argentina farà la storia. Già, ma chi vincerà?

Joachim Löw, però a petto all’infuori, si mantiene moderato per ora. «Europa contro Sudamerica, sarà una magnifica finale – ha dichiarato la guida della spensierata corazzata tedesca – L’Argentina è una squadra forte, compatta e difensivamente ben organizzata, in attacco ci sono poi giocatori come Messi e Higuain. Sarà difficile batterli, ma ci penseremo con calma: adesso pensiamo a prepararci al meglio per la finalissima di Rio».

Esterna fiducia massima, invece, l’ex collega di Löw, sconfitto proprio dall’attuale ct teutonico nel 2010 (e che sconfitta: 4-0!).
«Credo che battere la Germania non sia impossibile – il parere di Diego Armando Maradona – L’Argentina può farcela: i tedeschi hanno giocato partite molto diverse tra di loro, poi hanno trovato un Brasile che nessuno si aspettava di vedere. Messi e compagni saranno carichi. In semifinale non hanno giocato benissimo, ma non hanno consentito all’Olanda di esprimere il proprio gioco. E questo è stato importantissimo».

Olanda che guarderà la Finalissima in tv, dopo averla sfiorata. «Per noi è stata un’eliminazione tragica – ha rimarcato Robben, l’ultimo ad arrendersi tra gli “Oranges” – Sono deluso, eravamo così vicini! Però dall’altra parte sono orgoglioso della squadra». E critico degli argentini, che «non hanno alcuna possibilità: sono sicuro che vincerà la Germania».

Sicurezza che ha ostentato pure la “Bild”. “Mentre la Germania ha entusiasmato il mondo con un calcio sensazionale, Olanda e Argentina hanno regalato 120 minuti di calcio orribile. Sbadigli, anziché una serata di gala. La paura di fallire è stata evidente in ogni secondo. Congratulazioni Messi! Basta così per essere vicecampioni”. Visto cosa hanno sortito le provocazioni del popolare tabloid nel 2006 (dovevano “mangiarci”) e nel 2012 (dovevano “fare i conti”), fossimo in Müller e compagni non staremmo tranquilli.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]