Moratti, ora c’è una ragione in più per benedire l’arrivo di Leonardo

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Stasera a San Siro l’Inter cercherà, recuperando il primo dei due match posticipati causa Mondiale per Club, di mettere ulteriore pressione sulle spalle del Milan. Sulla strada verso la rimonta i nerazzurri si troveranno di fronte un Cesena agguerrito, ancora scottato dalla sconfitta interna (immeritata e decisa da un gol irregolare) contro la Roma e quindi voglioso di riscatto. Tra l’altro, i romagnoli testeranno lo stato di forma di entrambe le milanesi, tornando al Meazza nel weekend successivo per affrontare il Milan. Intanto però la mente di Leonardo e dei giocatori è rivolta all’impegno di stasera, anche se un pensierino sarà dedicato alla difficile trasferta di Udine domenica prossima, motivo per il quale contro i bianconeri è previsto un minimo di turn over.

Al di là delle scelte ad hoc per il match di stasera, va sottolineato il modo in cui l’arrivo del nuovo allenatore, accompagnato da uno stato di salute complessivamente in crescita del gruppo di giocatori, abbia restituito un senso al campionato dell’Inter. Tre successi consecutivi in Serie A e uno in Tim Cup sono sufficienti ad accrescere il sopito entusiasmo e la fame di vittoria, aumentata anche dal rallentamento del Milan in vetta alla classifica.

MORATTI RINGRAZIA – Ma il ‘miracolo’ di Leonardo, per il quale lui continua a negare propri meriti, oltre al lato prettamente tecnico e statistico, fa la gioia della società anche dal punto di vista finanziario. Se fino a dicembre scorso si parlava di un’Inter bisognosa di due-tre nuovi innesti (anche se non quelli pretesi da Benitez), per cercare di recuperare terreno e alla luce del rendimento e della salute fisica dei giocatori in rosa, oggi il discorso mercato è quasi decaduto, o meglio ha ottenuto una proroga fino a giugno. Moratti, che già la scorsa estate aveva dimostrato di voler dare fiducia al gruppo autore della tripletta, può finalmente dormire sonni tranquilli, perché la squadra finalmente gioca da par suo e le chance scudetto sono tornate d’attualità, ma anche perché la pressione che sentiva addosso si è allentata, grazie ai recenti buoni risultati con Leonardo. Il presidente potrà dunque evitare di fare investimenti ‘forzati’ solo perché pretesi dalla piazza, con il nuovo allenatore è tornata ferrea la fiducia nella rosa che ha iniziato la stagione.

NESSUN BUCO DA TAPPARE – L’unico obbligo tecnico e morale nei confronti di Leo è stato l’acquisto di Ranocchia, che stasera potrebbe iniziare dal primo minuto. Troppo grave l’infortunio e la conseguente assenza di Samuel per far buon viso a cattivo gioco. Serviva un sostituto, è stato acquistato anche con un esborso di un certo livello. Ma il resto del mercato si sta sviluppando, oggi che abbiamo superato il giro di boa della sessione invernale, sotto traccia e, soprattutto, per operazioni dedicate ai più giovani. Nessun buco da tappare, insomma (anche se una quarta punta, forse, tornerebbe utile), l’Inter e i suoi campioni hanno dimostrato di poter rialzarsi da soli e senza aiuti dall’esterno. Il gruppo è nuovamente compatto come ai bei tempi, merito di Leonardo maga anche di una ritrovata condizione atletica. Con il rientro poi di Julio Cesar, Coutinho e Sneijder, la rosa sarà finalmente al completo e pronta a scalare ulteriori posizioni e a tuffarsi nuovamente nella Champions League.

SI PENSA A VENDERE – Mercato sì, dunque, ma soprattutto in uscita, perché la dirigenza deve risolvere alcuni casi spinosi. Concesso il ben servito ad Amantino Mancini, il club di Corso Vittorio Emanuele deve risolvere le questioni legate a Rivas e Muntari. Il primo ha diversi estimatori e non dovrebbe essere un’impresa trovargli un’altra sistemazione. Per il secondo invece la situazione è meno fluida: la disponibilità a lasciare Milano c’è, ma al momento, in Premier League (dove il ghanese ha molto mercato), nessuno si è ancora fatto avanti con un’offerta seria e irrinunciabile. L’età e il valore di Muntari impongono all’Inter di vendere ‘bene’ il giocatore, anche con un prestito oneroso e obbligo di riscatto a giugno. Nella fattispecie, infatti, la parola ‘svendita’ non fa parte del vocabolario nerazzurro. In attesa dunque dell’offerta giusta, Muntari resta un giocatore dell’Inter e il suo nome figura tra i convocati di stasera. Se poi il centrocampista partisse, la società cercherebbe un sostituto low cost per non indebolire numericamente il reparto nevralgico a disposizione di Leonardo.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]