Napoli: Callejòn e la crisi del gol

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Josè Maria Callejòn è sparito dai tabellini marcatori della serie A ormai da tre mesi.

CRISI SENZA FINE – L’ultimo gol di Callejòn risale alla gara dell’Epifania contro il Cesena. Da allora sono passate 9 gare di campionato in cui ‘ex Real Madrid è rimasto a secco. In verità, però, la crisi del numero 7 del Napoli più lontano. Un dato per tutti: l’ex Real ha segnato 8 gol nelle prime 10 gare e una sola rete nelle rimanenti 16. Altra aggravante: lo spagnolo è ancora a zero reti sia in Europa che in Coppa Italia, nonostante, complessivamente abbia giocato complessivamente 9 gare. Lo scorso anno Callejòn chiuse la sua prima avventura italiana con 20 gol: 15 in campionato, 3 in Coppa Italia e 2 in Champions.
La crisi è ancora più preoccupante se si pensa che, rispetto a tutti i suoi compagni di reparto è quello che ha giocato di più: 2791 minuti contro i 2697. di Higuaìn, secondo in questa speciale graduatoria.

CAMBIO POSIZIONE – Rispetto ad inizio stagione, ciò che sembra cambiato sono i compiti di Callejòn. Prima giocava quasi da seconda punta, inserendosi anche per vie centrali, ora, invece, gioca molto sulla linea dei centrocampisti con compiti più difensivi e questo comporta un dispendio di energie maggiori e meno lucidità sotto rete. La svolta è stata voluta da Benitez nel momento in cui si è reso conto che, con l’assetto dello scorso anno, il Napoli soffriva troppo sulle fasce. Per risalire la china, lo spagnolo ha quindi fatto due scelte:
1) inserire De Guzman, più difensivo di Mertens sulla sinistra;
2) chiedere a Callejòn di coprire maggiormente l sua zona di competenza.
Non è un caso che, quando a sinistra Benitez utilizza Mertens o Gabbiadini (poco propensi a tornare), la fascia mancina è più vulnerabile, mentre a destra Callejòn si vede sempre meno in fase di possesso e molto più in quella di non possesso, al punto che anche le prestazioni di Maggio (disastroso per un anno e mezzo nel ruolo di terzino) sono migliorate grazie ad una maggior copertura.