Napoli: chiusura di mercato senza botto

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Mercato finito. Nessun acquisto dell’ultimora. Solo la cessione di Santana. Reazioni? La sensazione istintiva è la stessa di un bambino che sotto l’albero non ha trovato nessun pacco da scartare. Ma ci sono alcune considerazioni da fare su questa finestra di mercato in cui comunque il Napoli è la squadra che ha fatto, a detta della stragande maggioranza degli addetti ai lavori, il colpo più importante.

EDU VARGAS, ANTICIPARE I TEMPI NON È UNA COLPA – Sembra essere quasi passato in secondo piano. Non si riesce nemmeno ad immaginare cosa avrebbe potuto suscitare l’acquisto all’ultimo respiro del giocatore che ha condiviso con Neymar i riflettori dell’intero Sudamerica nella stagione scorsa. Un calciatore che ha stuzzicato la fantasia di tutti i più grandi club europei. Ma il Napoli è arrivato prima di tutti. Ha avuto la forza di strapparlo alla concorrenza e di anticipare ogni contromossa. Questo deve essere un merito non una colpa. Anche perché spesso muoversi in ritardo può portare a trovarsi con in mano un pugno di mosche. Si pensi alla Lazio che ha provato negli ultimi giorni a prendere prima Honda e poi Nilmar. Senza avere il tempo di incardinare in modo giusto le trattative.

UNA SCELTA PRECISA – Nessun intervento a centrocampo ed in difesa dove in molti invocavano rinforzi. Perché? Il segnale è chiaro. C’è la volontà della società di valorizzare quelli che sono gli investimenti estivi. Britos in difesa è appena tornato e di fatto è un giocatore “nuovo” per Mazzarri. Stesso discorso per Donadel. Bigon gli ha confermato la fiducia. Senza dimenticare la crescita costante di Dzemaili e il graduale inserimento di Fernandez in difesa.

LE ALTRE COSA FANNO? – Si parla di quello che il Napoli non ha fatto o avrebbe dovuto fare. Ma le altre? Il Milan sognava Tevez e si accontenta di Maxi Lopez. L’Inter perde Thiago Motta e ripiega su Palombo e Guarin (che da mesi ha problemi fisici). La Lazio sogna il colpaccio e alla fine si becca Candreva. La Roma perde Pizarro. Anche la Juve, sebbene abbia fatto innesti importanti con Caceres e Borriello, non è riuscita a raggiungere il sogno Nainggolan, virando su Padoin.

CONCLUSIONI – Il quadro è piuttosto chiaro. Questo di gennaio è stato un mercato di secondo piano. Pochi soldi, pochi movimenti e pochi giocatori di qualità che hanno cambiato maglia. Comprare “tanto per” può essere popolare ma non necessariamente vantaggioso. Il Napoli ha fatto due scelte: investire e preservare gli investimenti.

Ha investito con Edu Vargas, andando a spendere 11 milioni per uno su cui tutti sono pronti a scommettere. Ed il discorso del “non era quello che ci serviva” non è da grande società. Vargas era un’opportunità ed il Napoli l’ha colta. Punto.  E non si può certo giudicare il calciatore per le sue prime apparizioni.

Ha protetto gli investimenti fatti in estate dando fiducia a chi non ha mai avuto la possibilità di dimostrare il suo valore. Potrà essere una scelta rischiosa ma è una scelta consapevole. Il Napoli ha ritenuto opportuno correre questo rischio. Il campo dirà se a torto o ragione.

[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]