Napoli: Dossena e Maggio, nuovi equilibri in corsia

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Tempi di piccoli primi bilanci in casa azzurra. I nuovi innesti, la crescita dei singoli, del gruppo, hanno cambiato qualcosa rispetto alla scorsa annata. Oltre al bomber Edinson Cavani l’altro grande acquisto è stato senza dubbio Andrea Dossena. Il mancino si è espresso a livelli ottimali fino a questo momento, cancellando la breve e misteriosa parentesi dello scorso anno. Assist, cross invitanti e proiezioni offensive sono tanta roba. Dossena ha cambiato gli equilibri tattici della squadra e il gioco sulle corsie coinvolgendo anche le prestazioni del compagno Maggio, lo stantuffo della fascia opposta. Il numero undici di Mazzarri non è ancora quello dei giorni migliori ma le sue prestazioni sono anche figlie di una diversa impostazione.

Lo scorso anno Mazzarri schierava Maggio a destra e Aronica a sinistra. La maggiore propensione offensiva dell’ex doriano al cospetto di un difensore adattato in corsia come Aronica, orientava il Napoli a spingere maggiormente a destra. Aronica si abbassava di più rispetto a Maggio sulla linea difensori quando gli avversari impostavano l’azione, permettendo al compagno di tenersi più alto in alcuni frangenti del gioco. Il Napoli sembrava, in alcuni casi, difendersi a quattro con Aronica sempre pronto ad allinearsi ai tre difensori, che scalavano per coprire Maggio.

Oggi Mazzarri può schierare due elementi di spinta su entrambe le fasce. Tutto ciò facilita il gioco degli azzurri che hanno più soluzioni in fase di possesso. Inoltre, la squadra ha un gioco meno prevedibile per gli avversari che possono essere attaccati efficacemente da entrambi i lati. Due spine ai lati per rendere più vulnerabili le difese. Questa nuova impostazione comporta una maggiore attenzione in fase di copertura da parte di Maggio rispetto allo scorso torneo. In linea generale, l’ex doriano e Dossena devono alternarsi nelle due fasi di gioco ma non sempre è così.

Le contrapposizioni tattiche, che cambiano da un avversario all’altro, possono condizionare le prestazioni di entrambi. In base al dirimpettaio di turno, infatti, è possibile vedere maggiore spinta da un lato piuttosto che dall’altro. Contro la Roma, ad esempio, Maggio ha limitato le sue sortite per controllare il norvegese Riise, mentre Dossena ha avuto più campo contro Cicinho.

La condizione atletica gioca il suo ruolo. Oggi Dossena può vantare una condizione migliore rispetto a Maggio che lentamente sta tornando quello che tutti conoscono. Fino ad ora la spinta dell’ex Liverpool è stata decisiva con i suoi tre assist stagionali. Il gioco del Napoli tende, così, a sinistra, in attesa che Maggio torni a scorazzare sul lato opposto riportando la par condicio sulle corsie e, magari, l’inchino sotto le curve.

[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]