Napoli-Fiorentina 0-0: Pari senza emozioni, si salva il capitano. Fischi per Sosa

238

I volti delusi dei tifosi all’uscita dal San Paolo sono la sintesi dell’anticipo delle 18. In 50.000 per sognare la caccia al Milan hanno avuto pochi motivi per emozionarsi. L’assenza di Hamsik, del nuovo Hamsik targato Mazzarri, si è fatta sentire tutta. Contro la Fiorentina di Mihajlovic, ben organizzata tatticamente, gli azzurri hanno trovato molte difficolta ad impostare la manovra. Senza gli inserimenti e il gioco semplice dello slovacco, è mancato qualcosa negli ultimi sedici metri.

Lavezzi sembra uscire da qualcosa di ben più grave della distorsione subita un mese fa. L’argentino non corre mai ad aiutare i compagni in fase di non possesso e si intestardisce nei consueti e inutili dribbling che regalano palla agli avversari. Le maglie del 4-3-3 viola sono strette in un fazzoletto tanto che sembra un 4-5-1 e lo diventa quando avanzano i partenopei. Mazzarri è costretto ad abbandonare la difesa a tre per passare ai quattro abbassando Dossena. Il tecnico azzurro non vuole subire l’iniziativa delle punte larghe fiorentine che potrebbero portare la difesa del Napoli da tre a cinque componenti.

Dossena, però, è costretto a partire qualche metro più dietro concedendo meno incursioni. Intanto Sosa confeziona un assist ad inizio gara ma ben presto sparirà tra le maglie viola. Mazzarri prova a spostarlo sulla destra del tridente senza esiti positivi mentre in difesa si fa male Grava, un simbolo per i tifosi che lo acclamano all’uscita in barella. Un Napoli blando e poco lucido nell’ultimo passaggio che sarà graziato sia da Santana che da Ljajic. Capitan Cannavaro, decisamente il migliore in campo, metterà qualche altra pezza evitando pericoli a De Sanctis. Nella ripresa arriva qualche sussulto azzurro dopo la sostituzione di Sosa, uscito tra i fischi. Dentro Yebda che ha il merito di calarsi subito nel clima partita con l’avanzamento di Gargano alle spalle delle punte. L’uruguaiano non eccelle in rifinitura ma vivacizza il gioco ai sedici metri con la sua velocità. Tuttavia, non arrivano i rifornimenti necessari alle punte e, stavolta, non basta la zona Napoli. Azzurri sempre secondi ma si poteva fare di più. Due punti persi soprattutto a causa di una panchina inadeguata.

[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]