Napoli, i più e i meno dell’esordio

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Esordio vincente e risultato convincente degli azzurri a Cesena. Punti importanti perchè a Napoli partire bene è fondamentale. Note positive ma anche qualcosa da registrare come è giusto che sia dopo la prima gara di campionato.

Brillano Inler e Hamsik – Lo svizzero non ha perso tempo a far capire chi è il padrone della mediana partenopea. Personalità e tecnica al servizio del centrocampo di Mazzarri. Hamsik si conferma giocatore di grande spessore. Il gol che chiude la gara è da manuale del calcio per preparazione e conclusione.

Mediana lenta – Inler è il faro del centrocampo, la marcia in più ma al suo fianco servirebbe maggiore rapidità. Dzemaili, come già dimostrato nei trascorsi di Torino e Parma, è un lottatore generoso ma non ha la giusta rapidità nelle chiusure. Il Napoli, dal canto suo, alza la linea difensiva quando attacca ma non c’è l’opportuna copertura della mediana. Mancano i recuperi di Gargano quando la squadra è sbilanciata in avanti e i raddoppi dello stesso sulla corsia sinistra per proteggere le proiezioni di Dossena. La protezione della mediana non ottimale si è manifestata anche attraverso la prestazione di Cannavaro. Il difensore azzurro ha la necessità di sentirsi protetto per tirare fuori le sue qualità. Non a caso alla prima gara ufficiale con una mediana tutta nuova il capitano non ha mostrato la consueta sicurezza nelle chiusure.

Difesa debole a sinistra – Tutte le azioni pericolose di ieri sono arrivate dalla zona sinistra della difesa partenopea, compreso il gol. In attesa del ritorno di Britos, Mazzarri potrebbe varare altre soluzioni. C’è da aggiungere che sul lato sinistro, in passato andava spesso a coprire in raddoppio di marcatura Gargano o Pazienza, quando l’uruguaiano mancava. Dzemaili non ha la velocità di Gargano per andare a coprire le sortite di Dossena o il senso della posizione di Pazienza, che sapeva leggere le azioni avversarie e andava a coprire i buchi. Se Gargano non torna ai suoi livelli ottimali non è da escludere l’innesto di Donadel, più rapido dello svizzero e con un senso della posizione forse superiore a quello di Pazienza.

Conferme – Il portiere azzurro De Sanctis sembra non essersi mai fermato mentre Campagnaro ha spazzato via ogni dubbio sulle eventuali conseguenze dell’incidente capitato recentemente. Lavezzi croce e delizia. Realizza il gol del vantaggio ma ne sbaglia uno forse più semplice dopo uno slalom dei suoi. Fa e disfa a modo suo come sempre ma diverte tifosi e tifose.

In attesa del miglior Cavani – Non ha smalto e si nota. Arriva sempre tardi sul pallone senza, tuttavia, perdere lo spirito di sacrificio. I suoi recuperi in mediana non mancano mai in attesa di rivedere il suo senso del gol.

[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]