Napoli: il simbolo della rinascita non si tocca

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Sono oramai giorni, settimane, che parte dell’informazione sportiva nazionale tende ad allontanare Marek Hamsik dal Napoli, accostandolo a club di primissimo livello, su tutte il Milan alla ricerca di una mezzala sinistra come professato dai suoi vertici dirigenziali.

Marek Hamsik, alla pari con la società guidata da Aurelio De Laurentiis, è il simbolo della rinascita del Napoli. Il ritorno della squadra partenopea ai vertici del calcio italiano e (si auspica) internazionale porta impressa la firma del centrocampista slovacco: prelevato dal Brescia arriva a Napoli all’età di 20 anni, in quel 2007 che vedeva i partenopei tornare in Serie A dopo anni di delusioni e sfide non all’altezza del nome di squadra e città.

Da allora quattro stagioni letteralmente impressionanti, 41 reti all’attivo in campionato e 47 nel complesso, qualità immensa a disposizione della squadra, corsa, sostanza, geometrie. Ruolo di raccordo tra centrocampo ed attacco svolto alla perfezione, tempo di inserimento in zona gol che lo ha reso tra i migliori interpreti mondiali del suo ruolo. Dedizione totale alla causa, ragazzo serio e professionista impeccabile. Preso di mira per la sua presunta mancanza di continuità, ha sempre risposto sul campo alle critiche. Fino alla Champions League, un traguardo di cui va giustamente orgoglioso e del quale è un protagonista essenziale.

Se ne è accorta Napoli, se ne è accorto il Napoli che privata dell’apporto dello slovacco è un’altra squadra. Pochissime le gare saltate in quattro anni – nove per l’esattezza – balza alla mente l’unica di questa stagione – Napoli-Fiorentina – in cui gli uomini di Mazzarri hanno faticato e non poco per costruire gioco e trovare le consuete soluzioni offensive. Fosse solo per questo, e non va neanche ribadito, Marek Hamsik non si vende.

Ma uno come Hamsik non si cede a prescindere: i simboli non si toccano, non c’è prezzo e non c’è sostituto che possa spiegare alla piazza partenopea tale decisione. Non appare chiaro se nel calcio ancora esistano termini del tipo “incedibile” o “a vita”, ma qualora la risposta fosse affermativa sono concetti applicabili a lui più di ogni altro. Marek Hamsik è il Napoli, nessuno capirebbe il contrario.

[Massimiliano Bruno – Fonte: www.tuttonapoli.net]