Napoli-Manchester City, la chiave tattica

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Appuntamento con la storia per il Napoli. Gli azzurri affrontano il fortissimo City di Mancini e solo la vittoria potrebbe offrire buone opportunità di qualificazione agli ottavi di Champions. Un San Paolo gremito sarà l’undicesimo uomo in campo ma sulla carta, la gara è proibitiva per la compagine di Mazzarri. Mancini ha due risultati a disposizione e conosce bene la pericolosità del Napoli sulle ripartenze. Ciò lascia pensare che gli inglesi non correranno grossi rischi difensivi pur di violare la rete di De Sanctis. Non a caso l’ex tecnico dell’Inter sta pensando di schierare Barry al fianco del gigante Yaya Tourè a formare una diga dinanzi alla difesa per bloccare le ripartenze azzurre. La retroguardia del City è l’unica zona dove il Napoli può affondare i suoi colpi con le consuete ripartenze brucianti targate Hamsik-Lavezzi-Cavani.

Il 4-2-3-1 del City potrebbe consigliare di partire con uno degli esterni più bassi come si è visto all’inizio contro la Lazio dove Maggio si è abbassato sulla linea dei difensori per controllare inizialmente Sculli. Il Napoli sarà costretto a fare la partita. La robustezza della mediana centrale avversaria porterà gli azzurri a cercare maggiormente le corsie. Non è da escludere lo schieramento di Lavezzi e Cavani larghi sulle ali, come visto contro l’Udinese, con Hamsik al centro e qualche metro più dietro. Gli azzurri hanno un solo risultato a disposizione e in chiave passiva avranno un compito molto arduo: non subire gol. Dzeko, favorito su Balotelli, dovrebbe essere il terminale di un attacco di qualità con Aguero, Nasri e Silva pronti ad inserirsi.

All’andata il Napoli ha sofferto l’inferiorità numerica in mediana fino all’ingresso di un centrocampista in più (Dzemaili) in luogo dell’infortunato Lavezzi. Per non incontrare le stesse difficoltà è necessario un grosso sacrifico delle punte in fase di non possesso palla per non lasciare spazi alla tecnica degli attaccanti di Mancini. La squadra inglese attacca con palla a terra cercando il dialogo tra le punte e i mediani con il riferimento Dzeko, o Balotelli, in prima linea. Occorrerà pressing, squadra corta e rientri puntuali da parte delle punte. Serve la partita perfetta ma il Napoli può.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev. All. Mazzarri

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov; Barry, Yaya Tourè; Silva, Nasri, Aguero; Dzeko. A disposizione: Pantilimon, Richards, K.Tourè, Johnson, Savic, Balotelli. All. Mancini