Napoli: ripartire da loro per un’altra stagione da incorniciare

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Le notizie che ormai quotidianamente si ascoltano sull’eventuale cessione di Hamsik, sono solo le ultime di una lunga serie che hanno provato a destabilizzare un ambiente, quello napoletano, già di suo abbastanza impetuoso. In principio fu Cavani, poi è stato la volta di Lavezzi. Ora sotto con Hamsik.

TRIDENTE DELLE MERAVIGLIE – Senza sminuire il lavoro del resto della squadra, importantissimo ai fini del risultato raggiunto, la qualificazione alla prossima Champions League porta la firma di quei tre là davanti. Cavani devastante con i suoi 26 gol in campionato, Lavezzi decisivo con i suoi assist (mettendo un attimo da parte la diatriba sui pochi gol – sei – segnati), Hamsik maturato definitivamente con il suo modo di giocare – a volte poco appariscente – che lo porta a fare sempre la cosa giusta al momento giusto. Tre tenori che hanno saputo assemblare un’orchestra memorabile. Che ha portato al San Paolo la musichetta che tutti volevano ascoltare.

SIRENE – E’ ovvio che un campionato del genere abbia suscitato l’interesse di grandi squadre intorno a questi tre giocatori. E’ altrettanto ovvio dire che è da loro che bisogna ripartire per riconfermarsi agli stessi livelli della stagione appena conclusasi, per cercare di migliorarsi addirittura, colmando quelle lacune che sono state palesemente visibili, soprattutto per ciò che concerne i ricambi. Le sirene di mezza Europa hanno attratto a turno Cavani, Lavezzi e Hamsik: per l’attaccante uruguaiano il Manchester City era disposto a fare follie; per l’argentino c’è stato (c’è?) l’interessamento del Tottenham, per il poliedrico centrocampista slovacco Allegri e il Milan hanno spinto forte nei giorni scorsi. E’ importante far capire, tanto ai calciatori quanto alle squadre che vorrebbero ingaggiarli, che il Napoli non è una spledida provinciale assunta momentaneamente a rango di grande; il Napoli è da considerare una grande a tutti gli effetti. Passata per l’inferno di un fallimento, per l’onta della serie C e della serie B, vero, ma proprio per questo ancora più forte nelle fondamenta: il palazzo è stato ricostruito da zero, non si è data solo una tinteggiata alle facciate. Dovrebbe capirlo chi, quasi ogni giorno, punta a trovare anche il più piccolo appiglio per cercare di smuovere le acque di una piazza che in quanto ad importanza deve essere considerata alla pari delle altre grandi.

IL PROGETTO VA AVANTI – De Laurentiis è un imprenditore di successo, e sa bene cosa significa primeggiare. Vuole farlo anche con il Napoli, forse non come in molti si aspetterebbero, ossia spendendo valanghe di milioni. Alla base del progetto c’è un’idea, chiara, precisa, cristallina: portare avanti una politica economica che non vada a gravare sulle casse sociali, ma che faccia in modo da portare in azzurro giocatori che siano funzionali alla squadra. Fino ad ora ha funzionato. E la riconferma di Mazzarri è stata importante, forse determinante, perchè ha dato continuità a questo progetto, non solo tattico, ma anche ideologico; il tecnico toscano e il suo staff hanno messo a punto il motore di questa macchina, di cui conoscono pregi e difetti: sanno come e dove intervenire per migliorarla, consapevoli delle difficoltà e degli oneri che zavorreranno la prossima stagione.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]