Napoli-Roma 1-3: da una trasferta all’altra cambia la musica …

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Il calcio è strano. Appena due settimane fa la Roma sembrava affossare dopo la brutta sconfitta di Firenze. Tre espulsi, zero occasioni create e una classifica che si faceva sempre più preoccupante. Juventus e Napoli hanno invece riconsegnato a Luis Enrique una Roma viva, una Roma in salute e con quattro punti in più. Un mese fa si diceva che le gare contro Udinese, Fiorentina, Juventus e Napoli avrebbero saggiato la consistenza della squadra. Se le prime due avevano portato l’ambiente quasi a chiedere le dimissioni dell’allenatore, Juve e Napoli hanno rilanciato le ambizioni dei giallorossi. L’immagine più bella è stata vedere il sorriso di Luis Enrique a fine gara. Sollevato e finalmente sereno, il tecnico spagnolo ha anche “incassato” le belle parole di Francesco Totti, che ha dedicato la vittoria proprio all’allenatore asturiano. Come scritto da molti, tra i due non c’è un assolutamente bel rapporto, è evidente. La partita è stata sbloccata da Erik Lamela. A differenza di lunedì scorso, il talento argentino oltre alla fase difensiva ha fatto benissimo anche quella offensiva. Gol a parte, soprattutto nel primo tempo, è stato l’uomo più pericoloso della Roma, colpendo anche un palo. Bene la difesa nel suo complesso, con Rosi che sta crescendo di partita in partita, sebbene in fase difensiva debba lavorare anche tantissimo. Male Taddei che però, ricordiamolo, nel ruolo di terzino sinistro è adattato e fa quel che può. A centrocampo, hanno giocato bene tutti: superlativo De Rossi (che novità!), ma bene anche Greco e Simplicio. Totti ha avuto la fondamentale funzione di fare da raccordo tra fase difensiva e offensiva, consentendo alla squadra di ripartire con efficacia. Con il Capitano giallorosso i capitolini hanno ottenuto quattro punti in due gare. Un caso, anche questo è evidente.

[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]